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giovedì 6 febbraio 2014

TELERISCALDAMENTO TIRANO E SONDALO: POSSIBILI SCENARI FUTURI

5 febbraio 2014 - La recente sentenza del Consiglio di Stato che ha definito il nostro teleriscaldamento (Tirano e Sondalo) un servizio pubblico ha creato non pochi problemi sia ai Comuni che alla società TCVVV che sta valutando, tra le altre cose, se fare causa alle amministrazioni.

Abbiamo visto come, a cavallo tra il 2013 e il 2014, le amministrazioni di Tirano e Sondalo abbiano preso atto della decisione del Consiglio di Stato che, da una parte, affermache l'aumento delle tariffe è stato ingiustificato (a causa delle modalità con cui è stato effettuato) e, dall'altra, che il teleriscaldamento dovrà essere qualificato, d'ora in avanti,come servizio pubblico. Abbiamo anche visto come questa situazione, potenzialmente, possa creare alle amministrazioni numerosi problemi, principalmente a causa del vuoto giuridico in materia.
E la Tcvvv (Teleriscaldamento Coogenerazione Valtellina Valchiavenna Valcamonica s.p.a), l'attuale azienda che gestice gli impianti, come si sta muovendo? La prima azione, per evitare che il servizio diventi pubblico, è stata il ricorso in Cassazione. In merito invece alla decisione di Sondalo e Tirano, che hanno deliberato di prendere atto della sentenza del Consiglio di Stato e di considerare servizio pubblico l’attività di teleriscaldamento, si è sottolineato, nell'ultima relazione di bilancio, che le due "Amministrazioni Comunali non hanno preso nessuna iniziativa per attivare questa decisione e hanno chiesto alla TCVVV di continuare le sue attività secondo gli accordi preesistenti. La società anche per confermare il ricorso in Cassazione è propensa a ricorrere anche avverso a queste ultime deliberazioni dei Comuni esta valutando con i legali le vie più opportune per tutelarsi da eventuali danni derivanti da queste delibere".
"Se si sceglierà la liberalizzazione, - ha osservato la TCVVV - i Comuni venderanno la loro quota e la TCVVV contratterà coi clienti le modalità della fornitura del calore, senza esclusiva, in concorrenza con le altre alternative tecnologiche; se si sceglierà il servizio pubblico la TCVVV documenterà l’entità degli investimenti sulla rete non ancora ammortizzati ed il valore industriale residuo dei beni, entità che il vincitore della gara per l’affidamento della concessione, qualora diverso dalla TCVVV, dovrà riconoscere alla Società stessa".
Se il teleriscaldamento verrà riconosciuto dalla Cassazione come servizio pubblico sorgerà un'altra problematica, e cioè si renderà necessaria una rideterminazione delle tariffe del 2008/2009, anno iniziale della contestazione, con le regole previste per il Servizio Pubblico Locale. Una prima analisi è stata fatta dall’ing. Giampaolo Valentini. "Da una prima indicazione - afferma la TCVV - sembrerebbe che, applicando quanto previsto dal D.Lgs.267/200 art.117 sulla disciplina delle tariffe dei servizi pubblici locali, che prevede, oltre all’equilibrio economico-finanziario della gestione, anche una adeguata remunerazione del capitale investito, la Società, per l’anno in contestazione, risulti creditrice nei confronti dei clienti sia di Tirano e soprattutto quelli di Sondalo. Entro il prossimo mese, a seguito di ulteriore ed approfondita verifica, si ritiene che potranno essere consegnati ai Comuni di cui sopra i relativi conteggi finali".

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