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sabato 31 marzo 2012

DEL NERO SALVA LA TESTA, LA VALTELLINA PERDE LA FACCIA

30 marzo 2012 - Pubblichiamo un contributo di Michele Corti riguardante una vicenda di qualche settimana fa, ma ancora di estrema attualità.

Giovedì sera (8 marzo, ndr) doveva essere una specie di 25 luglio 1943 per Patrizio Del Nero. Invece questa volta la congiura è fallita. Forse perché il Re (della bresaola) comm. Rigamonti, a differenza del Savoia non ha tolto la fiducia al suo Duce, ops, Direttore. Una storia da cui i rappresentanti delle categorie economiche della provincia di Sondrio non escono certo bene.

La cronaca ha dell'incredibile. Le stesse organizzazioni di categoria che in Giunta di Camera di Commercio si pronunciano per la rimozione di Patrizio Del nero da direttore del distretto agroalimentare poi in Consiglio di amministrazione gli votano a favore. Ma allora chi rappresenta cosa? Vediamo di capirci qualcosa di una vicenda dove di certo Del Nero conserva la testa ma la Valtellina, quantomeno le associazioni di categoria , ci perde la faccia.

Il Consiglio di amministrazione

Il dsitretto agroalimentare di Qualità della Valtellina è costituito da quattro Consorzi di prodotti Dop o Igp: quello della bresaola valtellina Igp rappresentato dal comm. Emilio Rigamonti, il re della bresaola industriale, titolare dell'omonima azienda leader, quello dei vini (Dop e Docg) con rappresentante Mamete Prevostini (dell'omonima cantina), quello dei formaggi Dop Bitto e Casera (è un consorzio unico) rappresentato dal presidente Vincenzo Cornaggia, quello delle mele IGP rappresentato dal presidente Gian Luigi Quagelli, dirigente scolastico e presidente della COAV, una delle tre tre coop di melicoltori. Oltre ai quattro rappresentanti dei consorzi siedono con diritto di voto nel Cda i rappresentanti di tre soci partner; l'Unione industriali rappresentata da Fabio Moro, il re dei pizzoccheri della Valtellina industriali. Un prodotto che con il vero pizzocchero valtellinese di Teglio non c'entra nulla ma che è comunaque in attesa di Igp (sempre che al Ministero diano torto al pastificio Annoni di Bergamo che è il vero re del pizzocchero industriale...valtellinese). In ogni caso i pizzoccheri industriali della Valtellina hanno anch'essi il loro bravo consorzio rappresentato dallo stesso Moro. Vi è poi Gionni Gritti in rappresentanza dell'Unione artigiani (è presidente di VolaValtellina), infine Stefano Martinalli in rappresentanza del Consorzio Vivi le valli di cui il principale socio è la catena di iper e supermercati "autoctona" Iperal. Martinalli è anche direttore commerciale della Fiuriuda, il maxi agriturismo di Plinio Vanini, titolare della AutoTorino, la più grossa azienda commerciale del settore e presidente dell'Associazione Provinciale Allevatori. Nel consorzio Vivi le Valli tra i soci ci sono, oltre a Iperal e Credito Valtellinese (che insieme alla Banca Popolare è praticamente dietro a tutto quello che si muove sulla scena economica valligiana), Moro Pasta (quello di primna), Rigamonti Bresaola (sempre lui), AutoTorino di Plinio Vanini. Vivi le Valli è socio di VolaValtellina. E si potrebbe proseguire all'infinito.

Intrecci di interessi

In Valtellina è difficile dire cosa rappresenti un personaggio perché c'è un forte intreccio tra imprese, consorzi, enti economici. Quasi tutti gli attori dello psicodramma della mancata decapitazione di Del Nero rivestono più ruoli, hanno più casacche. Non è difficile capire che i rappresentanti delle organizzazioni di categoria nel Cda del distretto agroalimentare rispondono anche agli interessi di cordate imprenditoriali e di aggregazioni subacque di interessi (oltre, ovviamente, che a quelli della propria impresa, a volte leader). Si aggiunga che la presa delle categorie sul Cda avrebbe dovuto essere rafforzata dalla influenza della Coldiretti sulle componenti agricole. Eppure quella che era una indicazione unanime del mondo economico valligiano non si è concretizzata in una svolta all'interno di un distretto agroalimentare dove pure le categorie dovrebbero avere voce in capitolo.
Rigamonti esalta l'autonomia del Distretto dalla Cciaa e dai "soci" ma dietro questa "autonomia" si potrebbe vedere altro: gli interessi particolari di chi siede nel Cda. In apparenza l'argomento usato da Rigamonti per ottenere la fedeltà del Cda al presidente e al direttore è consisito nel far presente ai consiglieri che gli atti contestati dalla Cciaa, in particolare la gestione falimentare della Mostra del Bitto (ricca di consulenze per alcuni personaggi ma povera di risultati), erano stati da loro sottoscritti. Un argomento che avrebbe potuto costringere ad uscire allo scoperto qualcuno dichiarando i motivi della sfiducia delle categorie verso Del Nero. Resta il fatto che un Cda è sovrano e che avrebbe comunque potuto sfiduciare il direttore.

Quando i politici recitano il ruolo dei manager

Il fatto è che Rigamonti e Del Nero rappresentano un duo che può utilizzare argomenti molto convincenti, capaci di far presa sui variegati interessi incarnati dai consiglieri. Il cumenda è forte dei suoi soldi, Del Nero di quelli pubbici che, nei suoi ruoli istituzionali e grazie alla sua influenza politica e capacità manovriera, è riuscito a redistribuire in gran copia. E si vede che continua a farlo.
Non è però molto edificante il quadro di un distretto diretto da un "manager" che è in realtà è un politico di professione che "viene da lontano" (dalle scuole quadri del Pci), forte di una sua influenza politica e capace di condizionare i consiglieri. Tanto da ottenere un voto di fiducia di un Cda in contrasto con gli orientamenti degli organismi di categoria che li hanno indicati come loro rappresentanti nel consiglio stesso.
Ne esce un panorama valtellinese piuttosto torbido. Che non contribuisce a migliorare l'immagine della valli (c'è anche la Valchiavenna); un panorama che racconta di giochi di potere poco trasparenti. Sullo sfondo c'è un distretto della (autoproclamata) Qualità che continua a puntare sull'immagine oleografica e sempre più "da bere" delle montagne innevate, delle mucche Bruno alpine che non esistono più (sostitute dalle mucche-macchine da latte), delle donne e pastorelle in costume. Il tutto per smerciare pizzoccheri fatti con sfarinati di grano duro canadese e un po' di pula di grano saraceno cinese (di cui si rivendica ora l'Igp) e la bresaola di carne congelata di zebù sudamericano.

Michele Corti (www.ruralpini.it)

BILANCIO POSITIVO DELLA VALTELLINA AL VINITALY

30 marzo 2012 - La Valtellina ha vinto la sua scommessa e registra un Vinitaly dal bilancio decisamente positivo.

Chiude all’insegna delle emozioni e dei successi il Vinitaly 2012 del Consorzio Tutela Vini Valtellina, che nei quattro giorni di fiera - da domenica 25 a mercoledì 28 marzo - ha fatto registrare un’ottima affluenza di visitatori, degustatori e buyer nazionali e internazionali, confermandosi un importante punto di riferimento per tutti gli appassionati di vino e per gli addetti ai lavori.

Il dato ufficiale di Vinitaly conferma che le visite al Padiglione Lombardia, da parte di un pubblico sempre più specializzato e di un settore Ho.re.ca italiano in grande crescita, sono state oltre 50 mila, su un totale di 140 mila presenze indicato da Verona Fiere. Per lo stand Valtellina sono 25 mila i visitatori stimati tra operatori, giornalisti e buyer, con grande affluenza di pubblico soprattutto nelle prime tre giornate di manifestazione.

La Valtellina ha vinto la sua scommessa e registra dunque un Vinitaly dal bilancio decisamente positivo. La ricetta vincente di abbinare al vino la gastronomia, il turismo, la cultura e la storia ha dato i suoi frutti con grande soddisfazione delle 18 cantine presenti a Verona. Un mix variegato con un unico collante d’eccezione: il territorio. Una formula ben assortita che ha visto tutta la filiera valtellinese nella vetrina internazionale di Verona per fare respirare la sinergia che insieme si rappresenta.

I riconoscimenti ottenuti dalla Valtellina a Vinitaly si concretizzano anche con il premio “Benemerito della viticoltura italiana Medaglia Cangrande” – uno dei più prestigiosi riconoscimenti all’ interno del panorama vitivinicolo nazionale – consegnato a un produttore valtellinese a dimostrazione che dai terrazzamenti della Valtellina provengono da sempre vini che sono testimonianza di un saper fare millenario.

Ricordiamo che Vinitaly è un progetto reso possibile grazie alla collaborazione tra Consorzio Tutela Vini di Valtellina, Provincia di Sondrio – Assessorato al Turismo, Camera di Commercio di Sondrio, Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina, Unione Commercianti della Provincia di Sondrio – Associazione Ristoratori e Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina.

DIFESA DEL TERRITORIO: CERCASI REFERENTI LOCALI

Il Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, nato su impulso dell’associazione Slow Food e del Movimento “Stop al Consumo di Territorio”, cerca nuovi referenti nel tiranese e/o nell'Alta Valle.

Il Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori” nasce su impulso dell’associazione Slow Food e del Movimento “Stop al Consumo di Territorio”, subito arricchitosi della presenza di numerose organizzazioni nazionali (tra cui Legambiente, LIPU, Pro Natura, Eddyburg, Movimento Decrescita Felice, Altreconomia, Associazione Comuni Virtuosi, Rete del Nuovo Municipio, Borghi Autentici d’Italia, Medici per l’Ambiente, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, organizzazioni agricole), di oltre 350 associazioni e comitati locali e più di 3000 prime adesioni individuali, tra cui quelle di urbanisti, docenti universitari, sindaci, architetti, giornalisti, produttori agricoli ecc.

Il Forum Nazionale vuole coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti in una rete che condivida gli stessi valori elementari, e sensibilizzare il nostro Paese su uno dei più grandi scempi che sta subendo, sotto silenzio e da troppo tempo: il consumo del suolo libero e fertile a favore di cemento e asfalto.

Il consumo di suolo è in continuo aumento e si stima che attualmente la superficie totale urbanizzata sia di quasi 2 milioni e mezzo di ettari (oltre 100.00 ettari l’anno), ma purtroppo non possiamo fare affidamento su dati certificati, a testimonianza di quanto questo problema debba ancora essere monitorato e sufficientemente considerato come prioritario dalle Istituzioni.

L’attività speculativa in questo campo sembra non conoscere crisi di sorta e, forti delle nostre reti associative, registriamo e verifichiamo continuamente le voci di protesta che si levano a livello locale. Attraverso il Forum intendiamo presto mettere in campo azioni concrete per contrastare questa deriva che sta privandoci per sempre di beni comuni fondamentali: i nostri territori e la loro bellezza. La loro salvezza è legata indissolubilmente alla nostra qualità della vita, ciò che ci ha reso orgogliosi e famosi in tutto il mondo.

Il suolo fertile e l’integrità del paesaggio sono la principale garanzia per il futuro del nostro Paese, del turismo, della nostra agricoltura e dei nostri prodotti tradizionali, della salubrità dei luoghi in cui abitiamo e della biodiversità naturale ivi presente. La storia ci insegna che essi sono la base concreta di ogni cultura locale, ciò che unisce gli italiani nella diversità e ci rende un popolo unico. Paesaggio e territorio fertile sono la risorsa economica di cui siamo più ricchi, è assurdo sprecarla così.

Il nascente Forum nazionale intende mettere in campo una serie di azioni concrete per fermare il consumo di suoli fertili e lo scempio del paesaggio italiano:
1) PROPOSTA DI LEGGE di iniziativa popolare
2) CENSIMENTO in tutti i Comuni degli immobili sfitti o non utilizzati
3) CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE a livello nazionale

Per approfondimenti: www.salviamoilpaesaggio.it.

Luca Vitali

"ROMEO... C'E' POSTA PER TE": LE FOTO

Giovedì 29 marzo alle 20.30, presso il Cinema Mignon di Tirano è andato in scena lo spettacolo teatrale della scuola primaria A. Vido dal titolo "Romeo... c'è posta per te".

Alla presenza del Dirigente del Circolo Didattico di Tirano Luisa Porta e dell'Assessore alla Cultura e all'Istruzione Bruno Ciapponi Landi, è andato in scena lo spettacolo teatrale "Romeo... c'è posta per te" eseguito dagli alunni delle classi 4^ della scuola primaria Vido che si erano già esibiti martedì 27 marzo, al pomeriggio, per gli altri bambini del Circolo Didattico.

Lo spettacolo, diretto dalla maestra Claudia Quadrio con la collaborazione di insegnanti e genitori, è la rivisitazione in chiave moderna e divertente della tragedia shakespeariana "Romeo e Giulietta".

Giulietta Capuleti, stufa di morire insieme a Romeo in tutti i finali messi in scena della storia d'amore, decide di rivolgersi a Maria De Filippi e al suo programma "C'è posta per te". Grazie alla "magia" della televisione e all'efficienza del postino di Mediaset, Romeo riceverà per tempo la lettera di Giulietta riuscendo così a evitare il doppio suicidio del finale. Ora, finalmente, i due innamorati potranno riabbracciarsi in diretta televisiva.

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CINECLUB TIRANO ORGANIZZA VISITA A ROVERETO, CITTA' FUTURISTA

In occasione dell'imminente inaugurazione, in Tirano, dell'esposizione nazionale di carte e rari libri futuristi, il Cineclub Overlook (in collaborazione con la Biblioteca Arcari) organizza, domenica 29 aprile, una visita a Rovereto, sede del Centro Internazionale Studi sul Futurismo.

In occasione dell'imminente inaugurazione dell'esposizione nazionale di carte e rari libri futuristi (appartenenti al Fondo Arcari e per la prima volta esposti al pubblico) "Segno+Ritmo+Scrittura - da Marinetti a Boccioni, da Palazzeschi a Depero", e che si terrà a Tirano - Palazzo Foppoli dal 5 maggio al 24 giugno, il Cineclub Overlook (in collaborazione con la Biblioteca Arcari) organizza una visita a Rovereto, sede del Centro Internazionale Studi sul Futurismo, per domenica 29 aprile.

La giornata prevede nel corso della mattinata una visita al Museo di Arte Moderna e Contemporanea (http://www.mart.tn.it/) che ospita attualmente quattro mostre, tra cui la celebrata "Alice in Wonderland". Nel pomeriggio, visita guidata alla Casa Museo Depero (fondata dall'omonimo artista, di cui alcuni rarissimi testi saranno esposti nel corso della mostra tiranese), unico museo italiano dedicato a un esponente del Futurismo.

Di seguito il programma della giornata:

  • ore 6.00 partenza in pullman da Tirano
  • ore 11.00 visita libera al Mart
  • ore 15.00 visita guidata alla Casa Museo Depero
  • ore 18.00 partenza per Tirano
  • Le quote di iscrizione ammontano a:
  • € 35,00 adulti
  • € 25,00 giovani fino a vent'anni (minorenni solo accompagnati) e adulti over 65
  • bambini fino a 6 anni, gratis

Le iscrizioni dovranno pervenire alla Biblioteca Arcari entro e non oltre il 14 aprile. Il viaggio verrà effettuato al raggiungimento della quota minima di 30 partecipanti paganti.

Per informazioni e iscrizioni contattare:

SCURATTI GIORGIO

scuratti giorgio

APRICA: LE FOTO DEL BRIZZI DAY

Sabato e domenica scorsi si è svolta ad Aprica la 12ª edizione del Brizzi Day, manifestazione sciistica e snowboardistica dedicata al ricordo del pilota Fabrizio Dordi.

Presente, oltre all'immancabile Gabibbo di Striscia La Notizia, la band rock’n roll anni ‘50 dei Bang Revolutions e il gruppo country Route 38. Nella serata di sabato si sono raccolti fondi da devolvere a UNIVALE Sondrio per il Progetto Casa Fabrizio.

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TIRANO E' UN COMUNE RINNOVABILE AL 100%

30 marzo 2012 - Secondo l'annuale ricerca di Legambiente, Tirano è un Comune che potrebbe coprire interamente il fabbisogno energetico dei suoi abitanti.

Salgono a 23, secondo l'annuale ricerca di Legambiente chiamata "Comuni rinnovabili", i Comuni italiani che per Legambiente "rappresentano oggi il miglior esempio di innovazione energetica e ambientale". A divulgare i dati di questa interessante ricerca è stato il sito online Il Sole 24 ore.

Fra queste 23 eccellenze, è menzionata anche Tirano che, con il suo impianto di teleriscaldamento a biomassa vergine, sarebbe in grado di produrre energia sufficiente per coprire i fabbisogni termici ed energetici dei residenti.

Si ringrazia Tiziano da Livigno per la segnalazione

VANGELO VIA MAIL: "LA FOLLIA DI DIO"

30 marzo 2012 - “La follia di Dio” - Marco 14,1-15,47. Domenica delle Palme: Passione del Signore. (Di don Roberto Seregni)

Gesù, dando un forte grido, spirò. Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest'uomo era Figlio di Dio!».
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Nonostante le tre predizioni della Croce (Mc 8,31-33; 9,30-32; 10,32-34) Gesù è accolto a Gerusalemme come un re. I discepoli assaporano già il momento della presa di potere, della rivelazione finale e definitiva di Gesù, della manifestazione della regalità trionfante del Rabbì di Nazareth.

I dodici hanno giustamente intuito che a Gerusalemme Gesù avrebbe rivelato in modo definitivo e inequivocabile la sua potenza e la sua regalità. Quello che ancora non hanno capito è che nulla di tutto questo si sarebbe avverato secondo le loro aspettative e i loro desideri.

La potenza di Gesù si svela nella sua impotenza. Non nel dominio o nella forza si rivela la sua regalità, ma nell’amore; non nella prevaricazione, ma nel dono di sé; non nella violenza, ma nella mitezza.
La Croce è il trono di Gesù, è il luogo più luminoso nel quale scorgere la regalità capovolta e sconcertante del Figlio di Dio.

Al centro di questa narrazione, l’evangelista Marco colloca il riconoscimento: il velo del tempio si squarcia e il soldato pagano riconosce che il Crocifisso è il Figlio di Dio (Mc 15,39). La scena è immersa nel buio (v. 33), ma risplende la luce della bellezza di Dio che svela la sua verità. Il velo è squarciato (v.38), Dio non è più irraggiungibile, nascosto, lontano, ma si è fatto vicino all’uomo condividendone la vita in tutto e per tutto, anche nella morte.

Ecco il Figlio di Dio che svela nella sua nudità crocifissa il vero volto di Dio. Lui nudo, straziato, scarnificato è la trascrizione più vera del volto di Dio. Quest’uomo appeso alla croce, abbandonato e tradito è il nostro Dio.
Ecco la Sua follia.
Si chiama Amore.

Ripenso ai tanti fratelli e sorelle che hanno fatto sulla pelle l’esperienza trasformante di questa follia.
A te, che hai saputo perdonare e ridonare la vita a chi si sentiva morto dentro.
A te, che hai ripreso in mano la tua vita e hai saputo dire “no” a chi te la stava rubando.
A voi, che avete riscelto il vostro matrimonio mettendo nelle mani di Dio tutto quello che avrebbe potuto distruggervi.
A te, che senza saperlo hai fatto scoppiare una scintilla decisiva.
A te, che con un salto e un abbraccio hai liberato il cuore da tante paure.


Buona settimana
don Roberto
www.sullatuaparola.wordpress.com

Per chi volesse approfondire i temi del triduo santo, mi permetto di ricordare le mie "video-meditazioni"

BARUFFINI: UNA VECCHIA INTERVISTA RITROVATA

Tempo fa mi trovavo a guardare tra i libri e le riviste che i miei avi custodivano nella loro casa di via Selva nella bella Baruffini, quando mi è capitata tra le mani l’edizione N° 23 dell’aprile dell’87 dei Quaderni Valtellinesi... (Di Ivan Bormolini)

Guardando il sommario ho notato un titolo davvero interessante: “L’epopea di Barfìi - Il piccolo universo delle contrade di Baruffini”.
Subito la curiosità mi ha portato a leggere quell’articolo scritto da Dario Benetti e tra quelle pagine c’era un’intervista proprio ai miei cari avi e a Giuseppe Della Franca. Rileggere quelle parole è stato per me un tuffo nella memoria, nei racconti degli avi che mi raccontavano proprio quella Baruffini del passato e come gli abitanti fossero aggrappati con forza a quello che avevano, ovvero campi, un po’di bestiame, la vigna ed il contrabbando per poter vivere.

"Quali erano le risorse fondamentali qui a Baruffini?" - Domandò Benetti al “Giuanìi Gavelàsc”e all’ “Annìi Cadadìula”; ecco la risposta:
A Baruffini tutti avevano la vigna. La vigna aveva valore come la segale. L’uva buona la vendevano per pagare le tasse, l’uva seconda la bevevano…Ogni famiglia faceva il suo vino. Solo la torchiatura era un’attività comunitaria.
La proprietà dei terreni era della gente del paese ma c’era un livello per cui si doveva dare ogni anno una certa quantità del prodotto a certe famiglie di Tirano…
Nel paese tutti erano contadini, l’unica alternativa era il contrabbando con la Svizzera.
Con Tirano non siamo mai andati d’accordo... Quelli di Baruffini erano più semplici e si davano meno arie”.

la brudulesa

La brudulesa

"Era sviluppato l’allevamento?" - continuò l'intervistatore.
Tutte le famiglie avevano anche bestiame: la gente non emigrava e aveva quindi la possibilità di dedicarsi completamente ai campi e alle bestie.
I bambini e i vecchi andavano sui maggenghi e gli altri stavano a curare i campi. Adesso non c’è più né alpeggio né niente, non c’è più l’entità, i giovani vanno a lavorare via.
Ogni famiglia non aveva però più di tre vacche, molte anche una sola. Adesso in tutto il paese saranno rimaste venti bestie.
A Barifìi adesso siamo signori, chi si lamenta fa peccato mortale... Un giorno è capitato qui un turista americano e prima di andare via ha detto: “La vera Italia l’ho trovata a Baruffini”.
Ha detto così perché le città sono uguali dappertutto ma qua ha trovato la cordialità e l’allegria che non c’è in altri posti
.

Tornando alla terra i miei avi dissero:
“I campi adesso sono stai abbandonati ma la vigna è ancora curata.La terra dava la possibilità di vivere e basta. E fatiche una sopra l’altra.Non si poteva mettete via niente:nel caso in cui uno per necessità era costretto,per esempio per comprare una campo,doveva per forza andare via a lavorare per due o tre anni.Non c’erano comodità:neanche l’aratro si faceva tutto a zappa.
Per riuscire a vivere un tempo mangiavamo tutte le castagne,mettevamo campi fino a milleduecento metri,mettevamo giù la segale,patate,fagioli……Avevamo tanti pezzetti di terra.La gente aveva magari fame ma si scherzava e si era più cordiali di adesso,la gente si aiutava.
Durante il fascismo hanno bruciato le case:nei giorni seguenti si vedeva una catena di persone che si aiutavano a ricostruire”
.

una vita insieme

Una vita passata assieme

Qui finisce il colloquio tra Dario Benetti e i miei avi, due persone schiette, sincere e legate alla nostra numerosa famiglia; in quelle parole mi è parso di risentire distintamente la voce e le risposte del mio avo e della mia ava che rimasero per tutta la vita saldamente ancorate alle tradizioni e alla quotidianità della frazione. Ma poco dopo, leggendo l’articolo ho rincontrato un’altra persona che ho conosciuto personalmente e con la quale ho parlato più volte quando ero bambino, ovvero Giuseppe Della Franca. Il buon Giuseppe era sempre accompagnato dalla sua moglie ed il mio ricordo si concentra soprattutto quando questi coniugi, appena tornati dall’Australia, fecero visita alla nostra famiglia.

Si trattò di un incontro commovente, volti che si guardavano, occhi lucidi e tanta, veramente tanta voglia di ritrovarsi; ricordo come se fosse adesso il loro arrivo e quell’abbraccio, lungo carico di un sentimento forte, carico di amicizia, un’amicizia che gli anni e la lontananza non aveva scalfito ma rafforzato.
Quattro persone, destini diversi, storie di vita differenti eppure un unico amore: quella Baruffini che ancor oggi conserva tra le sue belle contrade tante storie profonde di vita vissuta intensamente.

In quella domenica sera i racconti dei coniugi Della Franca divennero via via sempre più interessanti: domande, risposte da una parte e dall’altra e alla fine ci si poteva rendere conto che dopo quella serata sarebbe stato possibile scrivere un piccolo libro fatto di capitoli intrisi di sentimenti e fatiche dove si raccontava la storia di chi aveva avuto il coraggio di partire e di chi aveva fatto la scelta di restare in quella frazione.

Ecco la storia di Giuseppe raccontata a Benetti:
“Sono stato in Australia 32 anni. Adesso c’è un po’ di crisi anche là. Sono partito alla fine del '48, avevo 34 anni, non c’era niente da fare qui.
Sono andato con una nave da settemila tonnellate e ho trascorso in mare 29 giorni. Mio nonno era andato in Australia nel 1864 e aveva trovato il deserto. Per noi invece la situazione era già migliore: gli emigranti avevano già organizzato numerose “Farm”. Vicino a Perth, a 20 chilometri, c’è un villaggio composto da molti emigranti di Baruffini dove si parla ancora il dialetto. Tutti hanno trovato lavoro. L’Australia esportava tanto: carne, frumento, frutta, lana... e l’Europa aveva fame. Adesso c’è il 7% di disoccupazione anche lì.
Gli italiani si sono sempre distinti per la voglia di lavorare: l’85% ha la casa, mentre gli australiani che ce l’ hanno sono solo il 20%. I primi emigranti non hanno trovato le nostre comodità: dovevano lavorare nella foresta come boscaioli in capanne provvisorie. Ce ne sono di quelli che sono là da tre generazioni...

Cari lettori, cari amici, sono giunto (forse, è possibile che Ivan possa scrivere ancora un paio di puntate, Ndr) alla fine di questa storia, ho sviato un po’ dal normale percorso delle due rubriche “Tirano terra di storia” e “Le nostre vie”, ma ho pensato che queste vicende famigliari e i vivi ricordi di quelli della Selva fatti di frammenti di vita, di emozioni e di tradizioni meritasse di essere pubblicata di seguito, senza interruzioni.

Credo, pur citando i miei sentimenti, che non ci si sia allontanati dal filo conduttore delle rubriche: ho parlato di tradizioni, di vita contadina, e di fede; in fondo ho rievocato quello spaccato di vita di un tempo, un tempo nemmeno troppo lontano ma per molti aspetti completamente differente dalla nostra quotidianità.

Penso poi che, tra foto e descrizioni, il lettore abbia potuto conoscere la via Selva, una semplice e bella contrada, uno degli ormai pochi esempi di quella Tirano e Baruffini dove ancor oggi si riesce a percepire un po’ di quell’essenza tipica del mondo bucolico.

Ivan Bormolini

  • FONTE: Quaderni Valtellinesi n° 23 aprile 87.

CONTRIBUTI PER COMMERCIO, TURISMO E SERVIZI

30 marzo 2012 - Con il lancio dell’azione 3 del bando, il Programma Ergon, l’iniziativa sostenuta da Camere di Commercio lombarde, Regione Lombardia e Ministero dello Sviluppo Economico, chiude idealmente il cerchio dei contributi a sostegno delle aggregazioni d’impresa aprendo ai settori del commercio, del turismo e dei servizi.

Le prime due azioni, attivate nei mesi scorsi, hanno infatti sostenuto le azioni di promozione e animazione delle reti promosse dai cosiddetti “facilitatori” - in primis le Associazioni di categoria - e quelle relative alla creazione di aggregazioni dedicate alle aziende del manifatturiero.

Per le aziende della provincia di Sondrio sono disponibili risorse pari a 61.200 euro, a cui si aggiunge un fondo, indistinto su base regionale, pari a 1 milione di euro stanziato dal Ministero.
Sono finanziabili progetti destinati a favorire processi di specializzazione e qualificazione dei comparti commercio, turismo e servizi ed a realizzare iniziative finalizzate a razionalizzare i costi, modernizzare gli spazi di erogazione dei servizi, favorire lo scambio di conoscenze per l’innovazione di prodotto, di servizio o organizzativa.

Le domande di contributo possono riguardare aggregazioni di almeno 3 imprese, sia su base provinciale che extraprovinciale, per progetti da realizzare in Lombardia o all’estero, che prevedano costi non inferiori a 50.000 euro per ciascuna aggregazione.

L’intensità dell’aiuto è pari al 50 % dell’investimento ammesso, ¾ dei quali a fondo perduto ed ¼ con restituzione al tasso dello 0,50%.
Operativamente, l’iniziativa intende sostenere progetti che assumano l’obiettivo di mettere in comune determinati ambiti della gestione aziendale, a partire dall’organizzazione interna, fino alla commercializzazione e promozione, anche attraverso brand comuni, in Italia e all’estero.

Sono ammessi a contributo i costi per attrezzature, impianti e strutture, costi di promozione e comunicazione, acquisizione di brevetti, spese notarili per la costituzione delle aggregazioni, consulenze.

La domanda di partecipazione dovrà essere presentata esclusivamente per mezzo del sistema informativo “Finanziamenti on line” collegandosi all’indirizzo internet:https://gefo.servizirl.it/. La procedura informatica sarà disponibile a partire dalle ore 12 del 15 maggio prossimo e fino alla stessa ora del 30 luglio. Per informazioni ci si può rivolgere all’Unità operativa “Promozione” della Camera di Commercio di Sondrio (tel. 0342 527.232-226, promozione@so.legalmail.camcom.it).
Il testo integrale è consultabile al seguente link http://www.so.camcom.gov.it/home.jsp?idrub=3390

"TIRANO CITTA' MILITARE": PRESENTAZIONE NUOVO OPUSCOLO

Venerdì 30 marzo alle ore 21, nella sala del Consiglio Comunale di Tirano avrà luogo la presentazione di un opuscolo guida intitolato "Tirano città militare" di Eliana e Nemo Canetta.

L'opuscolo presenta un percorso cittadino che costituisce una sintesi di otto secoli di storia e di vita di una città dalle vicende uniche in Valtellina. I resti del castello e delle fortificazioni della città murata, le caserme, le battaglie i palazzi, le strade, le chiese i monumenti, le lapidi sono riuniti in un itinerario destinato a far comprendere meglio, a scolari, studenti, cittadini e turisti, i fatti di ieri e a non dimenticare le proprie radici.

L'edizione, promossa dal Comune nell'ambito delle iniziative del 150° dell'Unità, è stata realizzata dal Museo Etnografico Tiranese.
La presentazione a cura degli autori si avvarrà di proiezioni e la serata darà spazio anche alla presentazione del neo costituito “Centro studi storico-militari di Valtellina e Valchiavenna" che avrà sede presso il museo.

Ai partecipanti sarà data in omaggio una copia della pubblicazione.

venerdì 30 marzo 2012

ARDENNO: VIOLA I DOMICILIARI E TORNA IN CARCERE

29 marzo 2012 - Un uomo di 62 anni è stato portato in carcere per essersi più volte sottratto agli arresti domiciliari.

Era stato sorpreso più volte dai Carabinieri fuori dalla propria abitazione, nonostante stesse scontando, agli arresti domiciliari, una penna definitiva di 2 anni per reati in materia di stupefacenti inflitta dalla Corte di Appello di Roma: in seguito a quelle violazioni, prontamente denunciate dai Carabinieri, oggi è arrivata per lui un’ordinanza di ripristino della custodia in carcere, emessa dalla stessa autorità giudiziaria.

A finire in carcere il 62enne Silvestri Ugo, che è stato tratto in arresto, in esecuzione del provvedimento, dai militari della Stazione di Ardenno ed accompagnato al carcere di via Caimi.

STAZZONA: PRONTA LA PASSERELLA CICLOPEDONALE

29 marzo 2012 - E' stata consegnata alla comunità la passerella ciclopedonale di Stazzona, nel Comune di Villa di Tirano.

Dopo quasi dieci anni di attesa, la passerella ciclopedonale sul fiume Adda in località Stazzona, Comune di Villa di Tirano, è stata realizzata. Si sono conclusi, infatti, già da qualche tempo, i lavori per la sua realizzazione finanziata in parte dal Comune e in parte dalla Comunità Montana di Tirano. La passerella, parallela all'attuale ponte, è stata costruita in ferro con camminamento su assi di legno.

FONDAZIONE CARIPLO: 360.000 EURO PER 4 PROGETTI

29 marzo 2012 - Deliberati nei giorni scorsi 4 nuovi contributi, con una particolare attenzione ai bisogni sociali, per il territorio di Sondrio e provincia.

Arrivano a Sondrio e provincia 360 mila euro per 4 nuovi contributi deliberati nei giorni scorsi dal Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo. Progetti importanti con un’attenzione particolare ai bisogni sociali e alle esigenze delle persone:

  1. nel Comune di Ardenno per la realizzazione di un impianto di riscaldamento e trattamento dell'aria presso il Centro Polifunzionale di Ardenno. Contributo 100 mila euro.
  2. Presso la Casa di Riposo Costante Patrizi onlus Ponte in Valtellina per la realizzazione di un Centro di Accoglienza diurno per persone anziane autosufficienti presso il comune di Ponte in Valtellina. Contributo 100 mila euro.
  3. Nel Comune di Dubino per interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamento funzionale, realizzazione di nuovi impianti tecnici e messa in sicurezza dell'edificio ospitante la Scuola Primaria in Dubino - Fraz. Nuova Olonio (SO),contributo di 60.000 euro.
  4. Presso la Parrocchia San Giovanni Battista di Morbegno per il restauro conservativo del campanile, della facciata principale e delle due facciate laterali della Chiesa di San Pietro, contributo 100 mila euro.

“Quattro iniziative dedicate alla nostra comunità locale- dichiara Marco Dell’Acqua, membro della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo- Progetti eterogenei che parlano di arte e tradizioni locali ma anche di servizi alla persona, con una particolare attenzione alle categorie più fragili come gli anziani e i bambini".

Un merito particolare alle associazioni del territorio, sempre più organizzate e propositive. “Abbiamo riscontrato nel corso degli anni- continua Dell’Acqua- segnali di cambiamento, di evoluzione da parte delle organizzazioni del territorio. Grande professionalità, intraprendenza ma anche creatività e capacità organizzativa: questo ci ha permesso di sostenere più progetti e con risultati sempre migliori”.

AOVV PRESENTA IL NUOVO SITO WEB

AOVV ha completato il restyling del portale internet aziendale www.aovv.it. Frutto di un lavoro interdisciplinare, il sito web, basato su un motore CMS evoluto (sistema per la gestione dei contenuti), è stato riprogettato per rispondere al meglio all’esigenza di informazione all’utenza.

Il portale aderisce agli standard W3C in modo da garantire il rispetto di regole internazionali nell’ottica del miglioramento della fruibilità delle informazioni tramite i siti web. Il recente intervento è stato finalizzato da un lato a rendere le informazioni facilmente reperibili per i cittadini e, dall’altro, a permettere maggiore autonomia nell’aggiornamento dei contenuti agli amministratori della struttura.

La nuova interfaccia, caratterizzata da una grafica gradevole in linea con il Portale di Regione Lombardia, dà una notevole rapidità e semplicità di accesso e dà una nuova modalità comunicativa che presenta le notizie importanti in primo piano; inoltre rende la navigazione in internet più intuitiva, e maggiormente usabile da parte degli utenti.

Il nuovo portale, insieme con l’edizione bimestrale di AOVV notizie rappresenta un lusinghiero traguardo raggiunto nell’ambito delle iniziative in materia di comunicazione per migliorare l’accesso alle prestazioni e informare sulle più importanti attività sanitarie erogate in tutte le strutture dell’Azienda Ospedaliera su tutto il territorio Provinciale.

TIRANO: NUOVO CENTRO BENESSERE NEL CENTRO STORICO

Domenica 1° aprile, all'interno dell'Hotel Centrale di Tirano, aprirà un nuovo centro benessere.

Lo staff dell'Hotel Centrale invita la cittadinanza per festeggiare insieme l'apertura del Wellness Centre Spa Nefertiti e per visitare interamente l'Hotel Centrale per chi ancora non lo conoscesse. Potrete così scoprire tutti i servizi proposti: dai pacchetti soggiorno a quelli benessere.

LOMBARDIA 27° CANTONE SVIZZERO

29 marzo 2012 - "Annettere la Lombardia per noi non sarebbe un problema". Così si è espresso Ueli Maurer, il ministro della Difesa della Confederazione elvetica.

Fanno discutere, in questi giorni, le parole del Ministro della Difesa della Confederazione Elvetica che, insieme al suo partito, l'UDC, annetterebbe volentieri Regione Lombardia e ne farebbe il 27° Cantone svizzero.

"Stiamo facendo discorsi analoghi con Baviera e Baden-Württemberg... La Lombardia rappresenta circa il 90% del totale di tutti gli scambi commerciali con il nostro paese" aggiunge Maurer, e per questo motivo "Preferiremmo avere rapporti con Milano che con Roma o Bruxelles".

E queste dichiarazioni non hanno lasciato insensibili molto lombardi (a partire dai leghisti Davide Boni e Matteo Salvini) che hanno lanciato una petizione online giunta ormai a quota 7.000 sottoscrittori : "... Cogliamo questa occasione! La Lombardia diventerebbe il 27esimo cantone svizzero (otterrebbe, cioè, una maggior indipendenza), pagherebbe meno tasse, entrerebbe a far parte di un Paese efficientissimo e all'avanguardia, neutrale, estraneo all'influenza negativa dell'Unione Europea e degli Stati Uniti; passeremmo al franco svizzero, con una diminuzione dei tassi d'inflazione, pagheremmo un minor pedaggio autostradale; e soprattutto continueremmo a parlare italiano, mantenendo dunque le nostre tradizioni... ".

Dopo le scritte eversive comparse sui muri di Tirano, l'argomento del cambiamento politico-amministrativo continua a tener banco, soprattutto visto il periodo socio-economico che stiamo attraversando; un peggioramento della situazione non potrebbe far altro che alimentare questa spinta.

IN VALMALENCO I CAMPIONATI ITALIANI INVERNALI FISDIR

Scatterà oggi, giovedì 29 marzo, l’ora dei campionati italiani di sport invernali FISDIR (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale).

A meno di un mese dagli splendidi mondiali Inas di Erzurum (Turchia) - manifestazione dalla quale l’Italia è tornata con un carico di ben sei medaglie - si parla nuovamente di sport invernali, con gli assoluti ormai alle porte. Per il secondo anno consecutivo la kermesse targata FISDIR arriva sulle nevi di Chiesa Valmalenco.

Molti gli iscritti nello sci nordico in rappresentanza di 7 società: tra questi gli special guests Luca Berardi e Katharina Pliger, entrambe autori di triplette importanti negli ultimi Mondiali Inas. Nello sci alpino saranno invece 13 le società presenti che si daranno battaglia sulle nevi di Valmalenco.

“Ad Erzurum abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione dell’importanza e dell’ottimo livello che le discipline degli sport invernali hanno raggiunto nel nostro paese – commenta Marco Borzacchini che prosegue “I numeri sono ottimi e dimostrano un trend positivo nella crescita di questi sport, un’attività che speriamo anche l’IPC includerà nuovamente nel programma delle Paralimpiadi invernali. Le nevi di Chiesa Valmalenco rappresentano il massimo, nevi che permetteranno ai nostri atleti di esprimere tutte le loro potenzialità. Credo assisteremo veramente ad un grande spettacolo tecnico e non solo” le ultime parole del Presidente Federale.

UN ORGANO DEGNO D’ESSERE PORTATO NELLA BASILICA DEL VATICANO

[LETTURA IN DIALETTO] Decima parte della rubrica dedicata alla storia del Sacro Macello di Valtellina raccontata attraverso la storia d'amore di Michele e Martina. (Di Ezio Maifrè)

Tutta la piana era allagata e i giovani per raggiungere la chiesa della Beata Vergine della Folla dovettero passare per il castello di S. Maria e dopo aver raggiunto le selve di Vulpera attraversare l’Adda sul ponte in pietra di Villa.
Quel ponte ricostruito alcuni anni prima aveva retto bene la furia delle acque.
Giunti nel borgo di Villa, costeggiando le case giunsero presso il ponte in legno della Folla che era ancora integro. Attraversarono il ponte e giunsero sul sagrato della chiesa.

Michele e i suoi amici videro il rettore che con alcuni uomini stava rimuovendo a lato della piccola piazza alcuni tronchi d’albero sradicati e lì depositati dalla forza delle acque del Poschiavino. Subito avevano aiutato quegli uomini, poi con il rettore erano entrati in chiesa per controllare se tutto fosse a posto.
Avevano osservato bene le strutture portanti, gli archi, in speciale modo le otto esili colonne in marmo che sorreggono il magnifico organo che domina grande parte della chiesa e che era stato appena terminato con grandissima spesa della comunità.

Quell’organo era ammirato da tutti per la sua magnificenza, persino criticato per la sua grandezza sproporzionata rispetto alla chiesa, alcuni avevano detto che era degno per la sua imponenza e bellezza di essere portato nella Basilica del Vaticano.

Avevano poi controllato l’integrità dell’altare della Apparizione, magnifica opera in legno con una grande ancona quadrata dipinta in oro e contornata d’argento.
In quella ancona v’erano raffigurate le scene dei più grandi miracoli fatti dalla Beata Vergine, infine si erano inginocchiati sotto la magnifica statua della Madonna che ancora oggi si può vedere in quella chiesa a pregare per la salvezza del Santuario e del loro borgo.
In realtà un miracolo era già avvenuto: malgrado la grande alluvione, la chiesa appariva in ordine e si ergeva superba nel terribile contrasto con la natura scatenata.

I giovani avevano poi chiesto al rettore il permesso di poter accedere alla fossa per raccogliere la terra benedetta come aveva ordinato il parroco Manfredotto..
Michele Gèta con il curato tolse il coperchio in legno dove v’era scritto a lettere in oro “Ubi steterunt pedes Mariae”, poi con grande reverenza colsero la terra benedetta per portarla nel Borgo di Tirano e spargerla nei luoghi soggetti a pericolo.

Le acque dell’Adda non avrebbero potuto nulla contro quella terra Santa, come aveva detto il parroco Martino Manfredotto.
Era sull’imbrunire quando Michele Gèta con i suoi giovani rientrarono in S. Martino per riferire ogni cosa al parroco Manfredotto. Michele consegnò la terra santa, deposta in un sacchetto, ai religiosi con amorevole cura.
Martino Manfredotto chiamò tre giovani e ordinò “Spargete subito questa terra benedetta, su cui la Beata Vergine della Folla ha posato i piedi, ai lati della quattro porte delle mura a protezione del Borgo: presto andate!”
Tanta gente partecipò a quel rito; non vi fu nessun Riformato e i motivi erano tristemente noti.

Già erano apparsi i primi rancori tra cattolici e protestanti dopo l’arresto in estate dell’arciprete Nicolò Rusca nella sua canonica di Sondrio da parte dei Grigioni.
Il Rusca era stato minacciato e poi catturato per poi essere trasportato a Thusis, dove sarebbe stato giudicato dal terribile tribunale per il suo forte impegno nel contrastare l’eresia che stava dilagando in valle.
Gli anziani di Tirano avevano grande stima nell’arciprete di Sondrio.
Erano tutti riuniti in S. Martino, quando nel 1595 l’arciprete Rusca e il loro amato parroco Simone Cabasso riuscirono con i loro contradditori a mettere in difficoltà i predicatori calvinisti Scipione Calandrino e Antonio Andreossa.

Mengù

Parte 10 -In dialetto tiranese (aprite l’audio e mentre ascoltate la dizione di Cici Bonazzi seguite la lettura in dialetto


Tüta la piàna l’éra alagàda e i giùan par rüà ala gésa dela Beàta Vérgin dela Fòla i éra duvüü pasà par ‘l castèl de Sànta Marìa e dòpu èss pasà par li sèlvi de Vulpéra, i éra traversàa l’Àda sü par ‘l punt de sas de Vìla.
Chèl punt facc sü agn prìma l’éra tegnüü bòta ala rüìna de li àqui.
Rüàa ilò a Vìla i éra pasàa rasént ali ca e i éra rüàa al punt de lègn dela Fòla che l’éra amò ‘n pè. I éra traversàa ‘l punt e i éra rüàa sü ‘l sagràa dela gésa.
Michél e i söö sòci i éra vedüü ‘l prèvat cun dei um che i éra rée a destö dala piàza deli bùri strepàdi e purtàdi ilò da la rüìna del Pus’ciavìn.
I éra sübitaméntu giütàa chèi um, e po cu ‘l prèvat i éra rüàa int ‘n gésa par vedè se tüt l’éra amò al so post.
I éra vardàa bée i architràf, i àrch e vardàa amò pü bée li ot culòni de màrmu che i tegnìva sü ‘l grant òrgan che ‘l trunegiàva ‘n gésa e che l’éra stacc apéna finìi cun grant sacrifìzi dela gént.
Chèl òrgan l’éra stacc vardàa da tücc cun meravìglia par la so belèza, vargügn i éra fìna criticàa che l’éra àa trop grant par chèla gésa e vargügn d’òtri i éra dicc che sa pudéva, par èss iscì grant e bèl, purtàl giù ‘n Vaticànu.
I éra po vardàa bée l’ultàr dela Apariziùn se l’éra amò tüt apòst, chèl ultàr l’éra ‘n grant lauréri ‘n lègn cun ànti pitüràdi de or e de argént.
‘N chèli ànti ‘l gh’éra sü pitüràa i grant miràcui facc dala Beàta Vérgine; finìi de vedè tüt bée, chèi giùan i s’éra ‘nginögiàa giù sùta ‘l bèl simülàcru dela Madòna che amò adès l’è int ilò e sa pö vedèl, e i éra pregàa par salvà ‘l Santüari e Tiràn.
Par èss ciàiar ‘l miràcul ‘l gh’éra già stacc; àa se la rüìna l’éra stàcia grànda, la gésa l’éra amò ‘n ùrdin e l’éra ilò drìcia cùma ‘n palfèri ‘n mèz ala füria del stratémp. I giùan i gh’éra po dumandàa al prèvat se i pudéva ‘ndà ilò ‘n del “böcc” par tö sü la tèra benedèta cùma l’éra urdinàa ‘l prèvat Manfredòt.
Michél Gèta cu ‘l prèvat i éra töcc vìa ‘l quèrcc de lègn ‘ndùa ‘l gh’éra sü scricc ‘n or “Chilò ‘l gh’è stacc i pée de Marìa”, po cun grant reverénza i à töcc sü la tèra benedèta par purtàla a Tiràn e spantegàla ‘n dei sìti sugèt a perìcul.
Li àqui de l’Àda i arés po pü pudüü nigùta cùntru chèla tèra Sànta, cùma l’éra dicc ‘l prèvat Manfredòt.
‘L tiràva de nocc quàndu Michél Gèta e i so sòci i è rüàa ilò ‘n San Martìn par cüntàla cùma l’éra int ilò cu ‘l prèvat Manfredòt.
Michél l’éra cunsegnàa la tèra Sànta che i l’éra metüda cùma ‘na relìquia giù par ‘n sachetìn.
‘L prèvat l’éra ciamàa trìi giùan e ‘l gh’éra urdinàa: “spateghìi sübitaméntu chèla tèra benedèta ‘ndùa la Beàta Vérgine dela Fòla l’à pundàa i pée, spanteghìla ‘n de li quàtru pòrti deli müràchi de Tiràn; sü dubòt, ‘ndìi!”.
‘L gh’éra ‘na ròscia de gént a chèla funziùn, ma de rifurmàa gnàa l’umbrìa e ‘l mutìv i la savèva tücc.
L’éra già sultàa fo li prìmi rùgni ‘n tra catòlich e rifurmàa apéna dòpu che l ’arciprèvat Niculò Rüsca l’éra stacc brancàa ‘n dela so ca ilò a Sùndri dai Grisùn.
Al Rüsca i gh’éra prìma stringiüü sü i pagn, po i l’éra brancàa e purtàa int a Thùsis ‘ndùa ‘l gh’éra int ‘n striùn de tribünàl e i l’éra cundanàa par avè cun la so cràpa fìna cercàa de destö li stòri rifurmàdi che i giràva ‘n val.
Tücc i vècc de Tiràn i gh’éra grant rispèt par l’arciprèvat de Sùndri.
I s’éra tücc ramàa ilò ‘n San Martìn quàndu l’arciprèvat Rüsca cun al benvulüü prèvat Simùn Cabàs, i gh’éra rüàa a tra ‘n culùbia li stòri rifurmàdi che i predicadüü Scipiùn Calandrìn e Tòni Andreòsa i cüntàva sü.


Continua…

CINEMA MIGNON TIRANO: "GHOST RIDER - SPIRITO DI VENDETTA"

Da venerdì 30 marzo a martedì 3 aprile, presso il Cinema Mignon di Tirano verrà proiettato il film di fantascienza "Ghost Rider - Spirito di vendetta".

Anno: 2012
Regia: Mark Neveldine, Brian Taylor
Attori: Nicolas Cage, Idris Elba, Ciarán Hinds, Christopher Lambert, Anthony Head, Violante Placido, Johnny Whitworth, Fergus Riordan
Durata: 95

Nicolas Cage ritorna a calarsi nei panni di Johnny Blaze. In questo nuovo capitolo della saga, diretto da Neveldine/Taylor, (Crank) Johnny è ancora alle prese con la maledizione del cacciatore di taglie del diavolo… ma dopo l'incontro con il leader di un gruppo di monaci ribelli (Idris Elba) sembra disposto a tutto pur di salvare un ragazzino dalle grinfie del diavolo - e liberarsi una volta per tutte dalla maledizione che lo perseguita.

ORARIO SPETTACOLI: tutte le sere alle 21.15 e la domenica anche alle 16.00.

SE NON VISUALIZZI IL TRAILER CLICCA QUI

giovedì 29 marzo 2012

METEO: FINE SETTIMANA CON BEL TEMPO

29 marzo 2012 - Per il week-end non sono previste precipitazioni.

Venerdì, sabato e domenica sono previste giornate generalmente soleggiate con qualche possibilità di copertura nuvolosa, ma senza rischio precipitazioni. Le temperature si manterranno primaverili: massima di 22° (venerdì) e minima di 19° (domenica). Sono previsti venti di debole/media intensità in tutto l'arco del fine settimana.

Per conoscere i dati della stazione meteo di Tirano clicca qui.

LA SCOMPARSA DI CARLO RODOLFI

Carlo Rodolfi, insegnante a riposo dell'Istituto Alberghiero Regionale di Sondalo, consigliere dell'Istituto Archeologico Valtellinese, revisore dei conti della Società Storica Valtellinese ci ha lasciati nel pomeriggio di martedì 27 marzo.

Un nuovo ictus (da un precedente di vari anni fa si era rimesso) gli è stato fatale. Era nato a Grosio nel 1944 dove si è sposato divenendo padre di 4 figlie e nonno di vari nipotini. Impegnato nella parrocchia e con grande sensibilità sociale ha avuto parte in varie associazioni e per due mandati ha presieduto il Consorzio per il Parco delle Incisioni rupestri di Grosio.

La sua presidenza si caratterizzò per capacità di coordinamento istituzionale degli enti costituenti il consorzio, l'avvio dei restauri dei castelli, una felice collaborazione con l'archeologo scopritore dell'archeologia grosina prof. Davide Pace e un'ottima sintonia operativa con la Soprintendenza Archeologica. Con lui fu promossa e organizzata a Milano nella sala delle Stelline del Credito Valtellinese, la mostra "Valtellina e mondo alpino nella preistoria" alla cui inaugurazione prese parte come ospite d'onore la Principessa Paola di Liegi ora regina del Belgio e si tennero a Grosio il 1° e il 2° Convegno archeologico provinciale con la pubblicazione dei relativi atti.

Quale segretario del consorzio e direttore del parco ho avuto modo di vedere il suo entusiastico impegno nel tessere rapporti fra gli enti, la Direzione di AEM, il Credito Valtellinese, il Ministero per i beni culturali e nel valorizzare, anche attraverso la cordialità dei rapporti umani, tutto quanto poteva giovare a Grosio e al Parco. Ha certamente giovato al nostro lavoro e allo sviluppo del parco la qualità dei rapporti instaurati allora con la dottoressa Raffaella Poggiani Keller, attuale Soprintendente archeologica per la Lombardia (che prenderà parte domani pomeriggio alle esequie), alla quale tanto deve lo sviluppo del parco di Grosio del quale ha iniziato a occuparsi da giovane funzionaria nel ministero.

Bruno Ciapponi Landi
Direttore del Parco delle incisioni rupestri di Grosio

TIRANO: LA BIBLIOTECA ALLA FIERA DI PRIMAVERA

Domenica 1 aprile a Tirano, in occasione della Fiera di Primavera, la Biblioteca Civica "Paolo e Paola Maria Arcari" sarà presente con uno stand.

Di seguito il programma della giornata:

  • Vendita di libri usati;
  • Alla scoperta di MediaLibraryOnLine;
  • Giochi e storie per bambini.

In caso di pioggia: appuntamento in biblioteca dalle 14.00 alle 18.00.

STRAMILANO: 11° IL SONDALINO ZANABONI

Italiani alla riscossa alla 41ª Stramilano Agonistica Internazionale Half Marathon: domenica 25 marzo sulle strade meneghine gli atleti italiani hanno finalmente occupato le prime posizioni in classifica.

ormai da anni le gare su strada medio-lunghe sono sempre più e sempre solo appannaggio degli atleti africani. Il mezzofondo italiano manda un segnale importante (era dal 2006 che un azzurro non saliva sul podio della Stramilano, l’ultimo è stato Stefano Baldini): Andrea Lalli (G.S. Fiamme Gialle) è 2° con il tempo di 1h01’11” (migliorandosi di 1’21”) alle spalle di Jacob Yarso Kintra (Etiopia) vincitore in 1h01’07” e davanti a Kiprop Limo (Kenia) 3° in 1h02’30”; nei primi 10 troviamo anche Daniele Caimmi delle G.A. Fiamme Gialle (9° in 1h05’51”) e Paolo Finesso della Ginnastica Comense 1872 (10° in 1h06’20”) e appena fuori dalla top ten, ma con un ottimo tempo, troviamo il sondalino Massimiliano Zanaboni (Atletica Valli Bergamasche Leffe) 11° in 1h06’29”, seguito al 18° posto dal regoledese Fabrizio Sutti (Ginnastica Comense 1872) con il tempo di 1h08’28”.

Nella gara in rosa grande vittoria per Valeria Straneo (Runner Team 99) che ha chiuso in 1h08’48” (a 21” dal record italiano) davanti al bronzo europeo di maratona Anna Incerti delle Fiamme Azzurre (1h10’36”), medaglia di bronzo per Marcella Mancini (Runner Team 99) in 1h15’31”.

Tra i 5425 partecipanti alla 41ª Stramilano Agonistica Internazionale Half Marathon anche numerosi atleti della provincia di Sondrio, in particolare il G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino in gara con 30 atleti. “Esperienza positiva – ha dichiarato il consigliere dei diavoli rossi Giuseppe Lepera - anche se il caldo l’ha fatta da padrone e l’elevato numero di partecipanti non ha aiutato a fare tempi da record. Comunque, sempre nello spirito della condivisione, in una Milano quest'anno abbastanza surreale vista la chiusura totale del traffico cittadino. Alla prossima, magari con gruppi sempre più numerosi”.

Ecco tutti i piazzamenti degli atleti tesserati per società della provincia di Sondrio:

Posizione

Posiz. Cat.

Cognome e nome

Società

Categoria

Tempo

Real time

25

20

SANNA LUCA

A.D.M. MELAVI'PONTE VALTELLINA

SM

01:09:47

01:09:46

59

5

MARTINELLI GIANLUIGI

MARATHON C.-ALTA QUOTA LIVIGNO

MM40

01:14:38

01:14:38

60

6

PANIGA OSCAR

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

MM40

01:14:48

01:14:46

108

9

DELLA PATRONA PAOLO

PT SKYRUNNING

MM35

01:17:54

01:17:49

123

14

PINI STEFANO

U.S. BORMIESE ATL.

MM35

01:18:35

01:18:30

135

4

PERETTI MARCO

U.S. BORMIESE ATL.

MM50

01:19:08

01:18:59

205

10

BUSSU GESUINO

MARATHON C.-ALTA QUOTA LIVIGNO

MM50

01:21:16

01:21:08

231

63

PANATTI ERIK

G.P. VALCHIAVENNA

SM

01:22:11

01:22:09

269

40

SCHENA MASSIMO

U.S. BORMIESE ATL.

MM35

01:22:54

01:22:50

270

44

PIZZATTI LORIS

PT SKYRUNNING

MM40

01:22:55

01:22:50

273

32

COMPAGNONI OTTAVIO

ATL. ALTA VALTELLINA - FILA

MM45

01:23:03

01:22:54

297

37

LOMBELLA DANILO

G.P. TALAMONA

MM45

01:23:40

01:23:38

405

71

GUIDI DEVIS

G.P. VALCHIAVENNA

MM35

01:25:50

01:25:42

434

61

CERRI GIUSEPPE

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM45

01:26:20

01:26:08

441

79

COMPAGNONI GIORDANO

U.S. BORMIESE ATL.

MM40

01:26:30

01:26:21

481

80

MANGANO VITTORIO

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

SM

01:27:18

01:27:02

512

81

GIANATTI MARCO

PT SKYRUNNING

SM

01:27:56

01:27:29

521

96

NAVA MASSIMO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM40

01:28:06

01:27:55

526

98

PIZZATTI SERTORELLI MICHELE

PT SKYRUNNING

MM40

01:28:08

01:27:41

543

9

CASSINA PAOLO

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

PM

01:28:23

01:28:00

570

49

BARATELLA FLAVIO

U.S. BORMIESE ATL.

MM50

01:28:42

01:28:19

584

3

TARABINI SALVATORE

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MM60

01:28:51

01:28:46

609

120

RONCONI CHRISTIAN

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

MM40

01:29:03

01:27:56

620

97

PONTIGGIA GIANBATTISTA

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MM45

01:29:11

01:28:51

650

113

LONGONI MATTEO

PT SKYRUNNING

MM35

01:29:35

01:29:09

683

113

SERINI SERGIO

PT SKYRUNNING

MM45

01:30:11

01:30:01

713

152

TONDINI PIERLUIGI

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM40

01:30:36

01:30:15

721

16

PASINI SILVANO

G.P. VALCHIAVENNA

MM55

01:30:44

01:30:35

752

4

CONFORTOLA GIOVANNA

MARATHON C.-ALTA QUOTA LIVIGNO

MF35

01:31:11

01:31:09

769

89

FERRARI STEFANO

A.S. LANZADA

SM

01:31:23

01:31:11

770

71

SCUFFI MAURIZIO

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MM50

01:31:24

01:31:13

786

173

CARUGO GIORDANO

2002 MARATHON CLUB

MM40

01:31:34

01:31:21

787

18

ZANI FERRUCCIO

PT SKYRUNNING

MM55

01:31:34

01:31:06

822

184

ANGELINI SERGIO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM40

01:31:57

01:30:49

835

79

GINI PLACIDO

G.P. VALCHIAVENNA

MM50

01:32:03

01:31:56

908

149

SPEZIALE PAOLO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM45

01:32:42

01:32:19

923

151

ZUGNONI DIEGO

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MM45

01:32:50

01:32:30

931

4

CORTI ANNALISA

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MF45

01:32:54

01:32:52

964

30

SPINI ERICO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM55

01:33:16

01:32:53

972

93

CONFORTOLA THOMAS

MARATHON C.-ALTA QUOTA LIVIGNO

SM

01:33:22

01:33:22

990

167

SUTTI PIERANGELO

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MM45

01:33:33

01:33:30

1039

95

MOLTONI NICOLA

PT SKYRUNNING

SM

01:33:59

01:33:31

1085

192

COMPAGNONI DAVIDE

MARATHON C.-ALTA QUOTA LIVIGNO

MM35

01:34:41

01:34:31

1098

187

RAINERI STEFANO

PT SKYRUNNING

MM45

01:34:52

01:34:27

1153

201

PIASINI ENRICO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM35

01:35:26

01:35:14

1154

202

MAZZONI MARCO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM35

01:35:26

01:35:15

1334

103

CASSINA CARLO

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

SM

01:37:13

01:36:49

1352

249

SPEZIALE MARCO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM45

01:37:28

01:36:21

1404

147

LEONI CARLO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM50

01:37:58

01:36:48

1418

248

MAURO GIOVANNI

2002 MARATHON CLUB

MM35

01:38:04

01:36:47

1439

271

NESA PIERO

PT SKYRUNNING

MM45

01:38:16

01:36:48

1530

286

MORELLI STEFANO

MERA ATHLETIC CLUB

MM45

01:39:10

01:38:50

1583

369

COLUCCI ANTONIO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM40

01:39:39

01:38:59

1584

370

LEPERA GIUSEPPE

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM40

01:39:40

01:38:32

1611

166

PILIEGO MASSIMO

2002 MARATHON CLUB

MM50

01:39:54

01:38:36

1629

379

NESA MASSIMO

PT SKYRUNNING

MM40

01:40:02

01:39:34

1685

326

MARGOLFO CARLO

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MM45

01:40:36

01:40:11

1692

327

BOTTA ALESSANDRO

2002 MARATHON CLUB

MM45

01:40:39

01:39:46

1727

15

SCHIANTARELLI ALESSANDRA

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MF40

01:40:55

01:40:32

1740

108

DASCHIERI GIOVANNI

PT SKYRUNNING

SM

01:40:57

01:39:55

1751

178

KLINER FRANCESCO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM50

01:41:02

01:40:16

1826

433

TEDOLDI ANDREA

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM40

01:41:36

01:40:58

1884

362

BRIOSCHI RUGGERO

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MM45

01:42:04

01:41:39

1945

80

PELLEGATTA FRANCO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM55

01:42:31

01:42:25

1947

23

FERRARI BRUNO

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MM60

01:42:33

01:42:09

1956

206

VINCENTINI STEFANO

2002 MARATHON CLUB

MM50

01:42:37

01:41:41

1989

83

PIGANZOLI MAURIZIO

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MM55

01:42:57

01:42:34

2021

386

RAINERI CLAUDIO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM45

01:43:10

01:42:04

2101

492

FIORI MARCO

PT SKYRUNNING

MM40

01:43:52

01:42:52

2144

25

ROSSINI MARIA

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

MF35

01:44:16

01:44:02

2146

502

GILARDI ALESSANDRO

A.D.M. MELAVI'PONTE VALTELLINA

MM40

01:44:16

01:44:03

2179

414

CASPARRI ANTONIO

2002 MARATHON CLUB

MM45

01:44:32

01:44:07

2197

419

POLI PAOLO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM45

01:44:44

01:43:37

2199

420

SEIDITA GIOVANNI

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM45

01:44:44

01:43:38

2218

380

LUPIA ANDREA

PT SKYRUNNING

MM35

01:44:47

01:44:42

2285

527

BETTINA ALESSANDRO

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

MM40

01:45:17

01:44:56

2300

441

MOTALLI BRUNO

PT SKYRUNNING

MM45

01:45:23

01:44:17

2405

555

FALDARINI GIANLUCA

PT SKYRUNNING

MM40

01:46:06

01:45:04

2428

276

GUSMEROLI ROBERTO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM50

01:46:16

01:45:56

2460

571

TRONCO FABIO

2002 MARATHON CLUB

MM40

01:46:27

01:45:44

2468

115

CAROI MATTEO

PT SKYRUNNING

SM

01:46:32

01:46:04

2617

117

GIACOMELLI SIMONE

PT SKYRUNNING

SM

01:47:41

01:46:41

2650

30

CANTONI SILVIA

G.P. TALAMONA

MF40

01:47:54

01:47:09

2656

506

BERTOLINI MATTEO

PT SKYRUNNING

MM45

01:47:55

01:46:27

2776

310

CAMPI LUIGI

PT SKYRUNNING

MM50

01:48:44

01:48:24

2784

2

NYFFELER VALERIA

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MF55

01:48:48

01:48:03

2792

640

BASSOLA GIOVANNI

PT SKYRUNNING

MM40

01:48:52

01:47:52

3046

503

LORENZONI MATTEO

G.P. TALAMONA

MM35

01:50:41

01:50:08

3054

50

QUARENGHI ALESSANDRO

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

MM60

01:50:45

01:50:19

3109

588

SALA PEUP FAUSTO

ATL. ALTA VALTELLINA - FILA

MM45

01:51:08

01:50:10

3135

713

LUCHINA GIULIANO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM40

01:51:17

01:49:38

3166

601

MOSSINI DARIO

PT SKYRUNNING

MM45

01:51:31

01:50:02

3169

30

BORTOLAS ELISABETTA

2002 MARATHON CLUB

TF

01:51:33

01:50:02

3185

13

PEYRONEL MARINA

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MF50

01:51:46

01:51:24

3302

371

BUONO PAOLO

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

MM50

01:52:44

01:51:17

3356

160

MORELLI CLAUDIO

VETRERIA FANONI SONDRIO

MM55

01:53:12

01:52:46

3509

578

NEGRI MIRCO

PT SKYRUNNING

MM35

01:54:31

01:53:37

3617

65

SCALA FABIOLA MARIA

ATL. ALTA VALTELLINA - FILA

MF40

01:55:20

01:54:24

3634

681

GIANOLI ORTENZIO

PT SKYRUNNING

MM45

01:55:31

01:54:19

3713

19

GILARDONI MARIA TERESA

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

MF50

01:56:09

01:54:41

4109

87

RIPAMONTI ELENA PIERA

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MF40

01:59:22

01:58:56

4111

73

DUCA ELEONORA

G.P. TALAMONA

MF35

01:59:23

01:57:52

4147

64

GALBUSERA SOFIA

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MF45

01:59:46

01:57:45

4162

88

VAUTHIER MONICA

G.P. TALAMONA

MF40

01:59:55

01:58:24

4172

472

POLI GIOVANNI

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM50

02:00:08

01:59:00

4235

787

TONELLI MARCO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM45

02:00:46

01:59:36

4286

68

PILIEGO CHIARA

2002 MARATHON CLUB

TF

02:01:15

01:59:56

4287

800

BONADEO MARCO

PT SKYRUNNING

MM45

02:01:15

01:59:47

4294

24

GAROFALO LUISA MARIA

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

SF

02:01:19

02:00:34

4350

26

LUZZI ELENA

G.P. TALAMONA

SF

02:01:55

02:00:24

4376

497

SPEZIALE MARCELLO

2002 MARATHON CLUB

MM50

02:02:13

02:01:48

4750

237

TOGNOLINA GIUSEPPE

PT SKYRUNNING

MM55

02:07:30

02:06:19

4875

38

PASSERINI PAOLA

G.S. VALGEROLA CIAPPARELLI

MF50

02:09:34

02:07:33

4930

52

FONTANA GIANFRANCO

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

MM65

02:10:47

02:10:21

5015

148

RICCIARDINI DANIELA

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MF40

02:12:57

02:10:52

5054

154

CORNAGGIA ILARIA

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MF40

02:13:58

02:11:53

5055

919

FABANI IVANO

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MM45

02:13:59

02:11:53

5100

30

CIULLO SERENA

G.S. C.S.I. MORBEGNO

SF

02:15:53

02:13:48

5311

6

CAVALIERE ALFREDO

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

MM75

02:25:41

02:25:15

5367

180

RICCIARDINI CLAUDIA

G.S. C.S.I. MORBEGNO

MF40

02:31:08

02:29:04

5370

274

CURTI ATHOS

G.P. SANTI NUOVA OLONIO

MM55

02:31:34

02:29:50