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domenica 31 ottobre 2010

RUGBY: VALCARRI VINCENTE CONTRO IL MONZA

31 ottobre 2010 - In Serie C la Valcarri vince, fuori casa, contro il Monza. Partita rinviata per l'under 18.

MONZA - VALCARRI 20-32 (p.t. 13-17)

VALCARRI: Sassella, Rodigari, Cecini, Terzaghi, Andrea Balgera, Armanasco, Cossi, Gianni Pedranzini, Paganoni, Zamboni, Alessandro Dal Pozzo, Ivan Dal Pozzo, Riccardo Giumelli, Attilio Giumelli, Santelli (16. Pini, 17. Manzolini, 18. Cotelli).

Allenatore: Jack Tonola

Marcatori: 7’ c.p. Monza, 10’ m. Armanasco tr. Rodigari, 15’ m. Monza, 20’ c. p. Rodigari, 25’ m. Monza, 30’ m. Gianni Pedranzini tr. Rodigari, 50’ m. tr. Monza, 55’ c.p. Rodigari, 73’ m. Armanasco, 80’ m. Rodigari tr. Rodigari.

Vittoria dettata dalla determinazione nei placcaggi e dalla capacità di rimanere lucidi fino alla fine nonostante la gara sia stata giocata sotto una pioggia battente che rendeva difficoltosa la trasmissione del pallone” – questa la sintesi del Direttore Tecnico Jack Tonola, in panchina in sostituzione del titolare Davide Pozzi, momentaneamente assente. Dopo tre gare interne giocate con alti e bassi, la prima trasferta contro Monza, squadra quadrata e ambiziosa, era attesa come banco di prova per misurare le effettive capacità della formazione Valtellinese. Le condizioni meteo non lasciavano presagire niente di buono per i sondalini, abituati a mettere in movimento le veloci linee arretrate con manovre alla mano, perché tutta la gara è stata giocata sotto una fitta pioggia. Invece ne è sortita una vittoria netta che ha tonificato l’entusiasmo del gruppo.

I primi punti venivano messi a segno dal Monza con un calcio piazzato al quale replicava Armanasco con una meta trasformata da Rodigari. In un’alternanza di marcature erano i padroni di casa a portarsi di nuovo in vantaggio al 15’ per poi subire un nuovo sorpasso al 20’ con un preciso calcio piazzato di Rodigari. Al 25’ Monza di nuovo avanti e immediata replica di Gianni Pedranzini che siglava di forza la meta che permetteva agli ospiti di chiudere in vantaggio la prima metà della gara. Nella ripresa il Monza accelerava i ritmi e metteva in difficoltà i sondalini andando a segno per la terza volta. Gli uomini della Valcarri però con una reazione d’orgoglio e con una serie di placcaggi decisivi riuscivano a contenere la sfuriata dei brianzoli e a controbattere a loro volta. Dapprima Rodigari pareggiava i conti con un altro calcio piazzato, poi nel finale Armanasco e lo stesso Rodigari conducevano in porto una vittoria più che meritata riuscendo anche a conquistare il punto di bonus con una meta segnata proprio all’ultimo minuto.

Cesare Rodigari con 17 punti all’attivo è stato nominato “Man of the Match”, ma tutta la squadra ha disputato una gara encomiabile sacrificandosi senza commettere errori nel gioco di difesa e sfruttando tutte le occasioni in attacco.

Prossimo appuntamento: Domenica 7 novembre a Sondalo h. 14.30: VALCARRI - BOTTICINO

UNDER 18
DALMINE - TSA VALTELLINA (rinviata)
Prossimo appuntamento: Domenica 14 novembre a Rho h. 12.30: RHO – TSA VALTELLINA
UNDER 16
riposo
Prossimo appuntamento: Domenica 7 novembre a Calvisano h. 14.30: CALVISANO - VALTELLINA
UNDER 14
riposo
Prossimo appuntamento: Sabato 6 novembre a Sondalo h. 18.00: VALTELLINA – COMO – SETTIMO MI
MINIRUGBY
riposo
Prossimo appuntamento: Domenica 7 novembre a Cornaredo h. 10.00: TORNEO DI SETTIMO MILANES
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MILLE X MILLE 2010: CONCLUSA LA GRANDE CORSA DI BORMIO

31 ottobre 2010 - (RESOCONTO E CLASSIFICHE) Dopo 2 giorni, 23 ore, 47 minuti, 48 secondi e 10 centesimi (poco prima delle 18) si è conclusa la seconda edizione della kermesse organizzata dall'Unione Sportiva Bormiese.

A chiudere la lunga staffetta, a cui hanno preso parte mille persone, sono state le campionesse del mondo di sci alpinismo Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini che hanno deciso di percorrere insieme gli ultimi due giri.

Il record della manifestazione era stato ampiamente battuto con una previsione che indicava, già dalla prima giornata, la possibilità di chiudere la "grande corsa di Bormio" in meno di tre giorni. Lo scorso anno, a fine novembre, Marco Confortola chiuse la kermesse dopo 3 giorni, 57 minuti, 1 secondo e 33 centesimi, poco prima delle 13 di domenica 22 novembre 2009. Stavolta mancavamo poco più di 18 minuti alle 18.00 di domenica 31 ottobre 2010 quando la Bajona ha scandito con i suoi rintocchi la conclusione della prova.

Va detto, a scanso di equivoci, per coloro che - fatti i calcoli - hanno trovato discrepanze nel risultato finale, che tiene conto del fatto che nella notte tra sabato e domenica è ritornata l'ora solare e che alle 3 della notte le lancette della Torre sono state portate indietro mentre i cronometri continuavano a scandire il tempo della "grande corsa".

Trattandosi di una staffetta, contava il tempo complessivo. Gli organizzatori hanno però deciso di riconoscere le migliori prestazioni maschili e femminili in una gara che ha visto impegnate tre decine di azzurri ed ex azzurri di numerose specialità. A partire da Deborah Compagnoni che con Marco Confortola ha dato il via alla kermesse, per proseguire con il quartetto dello short track rosa che ha dominato a metà degli anni '90, Barbara Baldissera, Marinella Canclini, Katia Colturi e Mara Urbani; e poi ancora Alberto Cavalieri, campione italiano di kart, gli azzurri del biathlon Nicola Pozzi, Christian De Lorenzi. Michela Andreola e Mattia Cola; gli sci alpinisti Daniele Pedrini, Lorenzo Holzknecht, Guido Giacomelli con Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini precedute nei giri conclusivi da due big della corsa in montagna come Marco De Gasperi e Massimiliano Zanaboni.

Campioni che sono stati semplicemente la punta di un grande iceberg come quello formato dai mille corridori che per tre giorni hanno animato senza soluzione di continuità le vie del centro storico di Bormio. Tra di loro spiccano, per prestazione personale, Giovanna Confortola (3'13''33), Marta Antonioli (3'24''87) e Gaudenzia Donagrandi (3'26''01) mentre in campo maschile si conferma primo Andrea Majori (con il nuovo limite della corsa sul giro di 2'23''56), 42 centesimi meglio di Luca Sanna con Nicola Pozzi che chiude al terzo posto con 4'43''15. La chiusura ha visto la presenza anche delle tre migliori classi che, giovedì, avevano dato vita alla spettacolare mille (bambini) per cento (metri).

QUESTI TUTTI I TEMPI FATTI REGISTRARE DAI MILLE CHE HANNO FATTO L'IMPRESA 2010

[Fonte: www.usbormiese.com]

U.S. TIRANESE: QUARTA SCONFITTA CONSECUTIVA

31 ottobre 2010 - Oggi pomeriggio, per l'US Tiranese (Promozione) è arrivata un'altra sconfitta, questa volta contro la Galbiatese Oggiono. La Virtus Tiranese (Terza Categoria) vince e si conferma al primo posto.

La quarta sconfitta consecutiva è maturata in casa, nell'ottava giornata di andata della Categoria Promozione. L'avversario di oggi era la Galbiatese Oggiono, squadra non irresistibile posizionata nella metà bassa della classifica. Con questo risultato l'US Tiranese si ritrova in ultima posizione, a pari punti con il Veduggio che, però, ha una partita da recuperare.

ATLETICO CIVATE LECCO20
ARCELLASCO18
ATLETICO ERBA14
CASATI CALCIO ARCORE14
PAINA14
LUCIANO MANARA13
SOVICESE12
BIASSONO11
GALBIATESE OGGIONO11
CABIATE9
MENAGGIO9
VIS NOVA GIUSSANO7
COLICO6
MORBEGNO4
TIRANESE3
VEDUGGIO*3


*una partita in meno

La terza vittoria di fila della Virtus Tiranese è arrivata nella 6^a giornata di andata di Terza Categoria. Con questo risultato, 2 a 0 fuori casa contro il Piateda, la squadra abduana si conferma al vertice della classifica.

VIRTUS TIRANESE15
ARDENNO MASINO13
BUGLIO IN MONTE11
VALCHIAVENNA11
LIVIGNO10
VALMALENCO9
GRAVEDONA8
PIANTEDO8
PIATEDA7
TRESENDA7
POL. VILLA1
SONDALO0

SUPERENALOTTO: COLICO VINCE!

31 ottobre 2010 - Sono stati vinti i 178 milioni di euro che erano in palio ieri sera al Superenalotto. Cinque quote sono andate a Colico.

E' stato centrato ieri sera il "6" vincente che ha consegnato 178 milioni di euro a 70 diverse giocate (di 24 euro ciascuna), sparse in tutta Italia:

  • 25 quote giocate a Sperlonga (Latina);
  • 5 a Colico (Lecco),
  • 3 nel Brindisino,
  • 37 sparse in tutta Italia.

Le cinque quote di Colico sono tutte state vendute alla tabaccheriaFoto Betti il Cantuccio di via Nazionale 18.

L'estrazione di sabato sera (4 - 26 - 40 - 54 - 55 - 67; Jolly: 41; Superstar: 78) ha consegnato ad ogni quota 2,5 milioni di euro. Il montepremi, il più alto mai assegnato in Italia, è arrivato dopo
quasi nove mesi e 113 concorsi.

IL LIBRO SU MARADONA PRESENTATO PER LA PRIMA VOLTA A CHIAVENNA

Martedì 9 novembre, alle ore 21, presso il teatro della Società Democratica Operaia di Chiavenna ci sarà la presentazione del libro “50 volte Diego” di Emiliano Guanella.


Il 30 ottobre 1960, a Lanus in Argentina, nasceva Diego Armando Maradona, l’uomo destinato a contrassegnare come nessuno gli anni ottanta e novanta del calcio mondiale.

Emiliano Guanella, giornalista di origini chiavennasche e corrispondente per la Radio Televisione Svizzera, La Stampa, Radio 24, Sky Sport e Sky Tg24, dopo aver vissuto per dieci anni in Argentina ha voluto raccontare il fenomeno Diego.

Un viaggio a Buenos Aires e dintorni negli ultimi dieci anni di Diego Armando Maradona. Cronache e reportages raccontati in presa diretta dal corrispondente italiano che vive dal 2000 in Sudamerica. Tonfi e risalite dell'idolo nazionale. I momenti difficili, come i ricoveri d'urgenza in ospedale; le grandi rinascite. Diego Armando sorprende e riappare sempre al centro dell'attenzione, scende in piazza a fianco di Hugo Chavez contro George Bush, duetta in tv con Pelè, piange commosso nell'addio al calcio alla Bombonera. Tutto l'amore di un paese per il più grande calciatore di tutti i tempi, la relazione difficile con la stampa e con il Potere, i tifosi che lo adorano nella sua Villa Fiorito o nelle cerimonie pagane della Chiesa maradoniana. La relazione con Messi e gli altri campioni di oggi, i mondiali in Sudafrica e l'addio polemico alla seleccion. "Gli dei - spiega Eduardo Galeano - non vanno mai in pensione, Maradona non uscirà mai dalla scena".

La Società Democratica Operaia, patrocinando la prima presentazione in Italia del libro “50 volte Diego” vuole contribuire alla festa degli appassionati di calcio ma più in generale vuole realizzare un evento per tutti gli appassionati di Sudamerica.
Il racconto di Guanella si intreccia infatti con avvenimenti quali il recente salvataggio dei minatori cileni, la Cuba di Fidel Castro, la crisi economica dell’argentina e molto altro ancora di tutto ciò che caratterizza l’argentinità di Maradona. La serata sarà l’occasione per vedere immagini inedite di Maradona ma anche per parlarne con chi l’ha conosciuto e soprattutto ha conosciuto cosa sia Maradona per i sudamericani.

MINATORI CILENI SALVATI IN CILE: FOSSE SUCCESSO IN UNA MINIERA ITALIANA LE COSE SAREBBERO ANDATE COSI’

31 ottobre 2010 - Parte oggi un nuovo appuntamento settimanale. Su gentile concessione di Attilio Scotti, giornalista ed "enogastronomade", pubblichiamo la sua newsletter settimanale.

1° GIORNO: tutti uniti per salvare i minatori, diretta tv 24H su 24, Rai 1,2,3, Canale 5, rete
4, Italia1- La 7. Bertolaso giunge sul posto in tuta ed elmetto.

2° GIORNO: da Bruno Vespa plastico della miniera con Barbara Palombelli. Belen e Lele Mora.

3° GIORNO: le prime difficoltà, ricerca dei colpevoli e delle responsabilità: Berlusconi: colpa dei comunisti – Di Pietro: colpa del conflitto di interessi Bersani: ma…. cosa è successo? – Bossi: sono tutti terroni, lasciamoli là. Capezzone: non è una tragedia ma una grande opportunità ed è merito di questo governo e di questo premier. Fini: mio cognato e la sua casa di Montecarlo non c’entrano.

4° GIORNO: Totti: dedichero’ un gol a tutti i minatori,

5° GIORNO: Il Papa: facciamo prekiera a i minatori ke in qvesti ciorni sono vicini al diavolo

6° GIORNO: sta calando l’audence televisiva ecco allora che Barbara d’Urso in Chi l’ha visto intervista i figli dei minatori: “ dimmi, ti manca il papà?

DAL 7° AL 30° GIORNO: falliscono tutti i tentativi di portarli in superfice. Bertolaso viene nominato capo mondiale della protezione civile. Dopo un altro mese, i minatori escono per i fatti loro dalla miniera:scavando con le mani. Un anno dopo, i 33 minatori, vengono licenziati ed incriminati per
danneggiamento del sito minerario.


redatto da pietropoidimani
attilio scotti-diffuso dalla lettera della settimana di attilio scotti

IN 100 AL CAMPO MERIZZI PER I “SOCIETARI 2010”

31 ottobre 2010 - (FOTO E CLASSIFICHE) Ieri, a Morbegno, si sono tenuti i "Societari 2010", manifestazione organizzata dagli atleti, per gli atleti, per i parenti, per gli amici e per i simpatizzanti e per tutti coloro che volessero provare a fare “gli atleti per un giorno”, divertirsi e socializzare attraverso lo sport.

IN 100 AL CAMPO MERIZZI PER I “SOCIETARI 2010”

Un centinaio le persone che ieri si sono ritrovate al Campo sportivo “A. Toccalli” di Morbegno per questo appuntamento, la maggior parte delle quali con indosso la divisa sociale del G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino, e con una discreta presenza di “eroici” genitori e amici che si sono buttati nella mischia, incuranti del risultato, ma curiosi di mettersi alla prova con salti, lanci e corse.

Atleti di tutte le età, dai 2 anni in su, che hanno scoperto il lato divertente dell’atletica, il piacere di stare insieme grazie ad uno sport che benché individuale, fa nascere un forte spirito di gruppo se proposto e vissuto nel modo corretto. “Per noi del G.S. CSI Morbegno è prioritario essere un gruppo unito, in cui tutti hanno la possibilità di praticare uno sport sano come l’atletica leggera senza esasperare l’aspetto agonistico, ma privilegiando lo stare insieme e divertirsi – spiega il presidente dei diavoli rossi Nicola Ruffoni - Sono questi i principi che hanno ispirato i soci fondatori nel 1955, sotto la guida dell’indimenticato Don Davide Colico, e noi oggi cerchiamo di continuare su questa linea”.

SE NON VISUALIZZI LE FOTO CLICCA QUI

Percorso misto, lancio del vortex, 50 metri e salto in lungo per i più piccoli, getto del peso, 100 metri, 1500 metri e salto in lungo per i più grandi. Il tutto su una pista in terra rossa rimessa a nuovo grazie all’impegno di 30 volontari del G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino che in 4 serate hanno diserbato, zappato e rastrellato per poter tornare a correre su un anello in discrete condizioni. “Possiamo dire che abbiamo la fortuna di correre su una pista “storica” nel senso che ha le stesse caratteristiche di quando è stata inaugurata nel lontano 1958 – ironizza l’addetto stampa Cristina Speziale – ma ci permettiamo di ricordare all’attuale amministrazione comunale che in campagna elettorale e nei precedenti mandati si era impegnata ad adoperarsi per la realizzazione di una pista in materiale sintetico. I tempi sono più che maturi per dotare finalmente Morbegno dell’impianto di atletica che merita”.

Ecco i migliori tre di ogni categoria ai Societari 2010:

  • GIOCASPORT FEMMINILE

1ª Lidia Bulanti, 2ª Barbara Passerini, 3ª Maria Abate

  • GIOCASPORT MASCHILE

1° Cristofer Acquistapace, 2° Giovanni Speziale, 3° Carlo Tondini

  • PROPAGANDA FEMMINILE

1ª Vittoria Colombi, 2ª Margherita Abate, 3ª Zoe Laurdani

  • PROPAGANDA MASCHILE

1° Filippo Speziale, 2° Natan Cornaggia, 3° Fabio Ruffoni

  • ESORDIENTI FEMMINILE

1ª Anna Ciarrocchi, 2ª Beatrice Tondini, 3ª Giulia Bianchini

  • ESORDIENTI MASCHILE

1° Simone Tarchini, 2° Matteo Speziale, 3° Leonardo Ciapponi

  • RAGAZZE

1ª Ilaria Abate, 2ª Stefania Bulanti, 3ª Valentina Tarchini

  • RAGAZZI

1° Domenico Gusmeroli, 2° Diego Rossi, 3° Leonardo Baldazzi

  • CADETTE

1ª Fulvia Ruffoni, 2ª Valentina Duca, 3ª Alessia Ruffoni

  • CADETTI

1° Matteo Camero, 2° Stefano Abate, 3° Davide Speziale

  • ALLIEVI

1° Matteo Cerri, 2° Fabio Bulanti

  • ASSOLUTI FEMMINILE

1ª Matilde Vitali, 2ª Sara Asparini, 3ª Barbara Ciabarri

  • ASSOLUTI MASCHILE

1° Matteo Franzi, 2° Marco Leoni, 3° Stefano Sansi

  • MASTER A FEMMINILE

1ª Cinzia Zugnoni, 2ª Cristina Speziale, 3ª Claudia Ricciardini

  • MASTER A MASCHILE

1° Marco Rossi,n2° Enrico Tarchini, 3° Massimo Nava

  • MASTER B FEMMINILE

1ª Marina Peyronel

  • MASTER B MASCHILE

1° Carlo Leoni, 2° Ezio Abate, 3° Giulio Faggi

UN GIOIELLO DI CASA NOSTRA: LA MULATTIERA LI CADÉNI-CANÀI

(SECONDA PARTE) Continua il percorso lungo la mulattiera li Cadéni-Canài di Tirano (Di Ezio Maifrè).

Lassù in cima alla “ ràta “ v’è un Crocefisso con un Cristo dolorante che ti osserva nell’ascesa in ogni movimento e esige una preghiera. Poi sali ancora e arrivi alla “ volta del Persèch “. Miserere Nobis! Lì si ode un rumore di sottofondo continuo al pari di un chisciöl che frigge nello strutto. Cos’è questo rumore? A lato, sul prato si erge un mastodontico traliccio altro quasi ottanta metri. E’ un pilone dell’ autostrada di elettroni che transitano nella nostra valle per disperdersi negli elettrodomestici di tutta Italia. Quel friggere monotono, fastidioso, intollerabile è causato dall‘ effetto "corona“, cioè dalla corrente elettrica che passa nei sei poderosi conduttori della linea 380 kV che parte da Robbia e giunge sino a S. Fiorano.

Passato oltre questo tormento si giunge a una altra “ ràta “ , quella di Ronco, località amena. Ronco è il luogo della “seconda Croce “ dove si racconta del “ miracolo del Cristo falciatore “, ma soprattutto Ronco era la sosta privilegiata dei “ viciurìn “ che si fermavano nella osteria “dèla Virginia” per bere la gazzosa. Lì ci si doveva fermare per forza perché in quello spiazzo di tigli si gode una vista fantastica: da Teglio sino a Sondalo e per tutta la valle di Poschiavo. Non per nulla durante la prima guerra Mondiale avevano scavato delle trincee per porvi i due cannoncini da 45 mm. Quei due cannoncini davano man forte al forte Sertoli di Canali.

Ma qui la “bruzéra” piange ancora perché è tormentata da imponenti afflussi d’acqua provenienti da strade asfaltate soprastanti. L’acqua, invece di disperdersi gradualmente nel bosco tramite canalette, cresce di portata scalzando i sassi con la sua forza. In questi giorni il Comune ha provveduto alla costruzione di un pozzo di dispersione e alla deviazione delle acque con l’ obiettivo di diminuire l’afflusso d’acqua. Purtroppo alcuni amanti del “ moto cross “ hanno trovato comodo transitare nelle vallette dei boschi scavando con la forza delle ruote dei “ valgèi”
( canali ripidi ) in cui l’acqua si incanala diroccando e trasportando materiale a valle. Un detto contadino diceva “ L’àqua l’è ‘na bùna sèrva quàndu spö dumàla “ e per domarla occorre avere cura del territorio.

Passato il Cristo della Seconda Croce e poco prima di giungere in località Canali, si passa innanzi ad un Crocefisso singolare, non antico e inchiodato su un tronco d’abete.
Povera mulattiera; qui piange ancora. Proprio a due passi dal Crocefisso si interrompe sfumando nell’asfalto per poi riprendere con un’erta di sassi incredibile, infine si disperde nella vegetazione.

E’ un vero peccato aver quasi dimenticato questa bella e antica mulattiera; Io credo che l’unico modo per averne cura sia quello di frequentarla e, che ogni proprietario delle pertinenze adiacenti, faccia la sua parte di manutenzione, così come la facevano i nostri vecchi. Se usiamo ogni tanto la nostra “ motopeduzzi” per accarezzare con i nostri scarponi i sassi della mulattiera , io credo che i nostri occhi vedranno ciò che necessita fare per il suo ricupero e la sua manutenzione, poiché quando si ama una cosa la si cura mentre ciò che si abbandona, inevitabilmente va in rovina.

La bruzéra dèla Prima e Segùnda Crùs.
Ilò sùta la prìma Crus
‘l gh’è ‘na bruzéra
èrta cùma ‘n valgèl,
i so sas i trasüda
li fadìghi dei noss vècc.
I cünta che ilò ‘l Signùr
l’éra sultàa giù dala crus
a benedì i piatùn slisàa dai priài
e dai scarpùn ciudàa.
Ilò sùta la segùnda Crùs
‘l par amò de vedè
la Virginia de Rùnch
che la pundàva i ciclamìm
ai pè del Signur e pòo la g’à diseva:
Signur se ‘l tà ve sée ciàmum
che ta porti sü ‘na gazùsa
fresca de cantinìn.

Méngu

sabato 30 ottobre 2010

PROROGA SENSO UNICO ALTERNATO LUNGO LA SS 37 "DEL MALOJA"

30 ottobre 2010 - Anas comunica che per il prosieguo dei lavori della Società Italcogim Reti S.p.A. è stato prorogato il senso unico alternato lungo la ss 37 “del Maloja”.

Per il prosieguo dell’intervento di posa di condotte per il trasporto di gas metano, tra il km 7,025 ed il km 8,870 della strada statale 37 “del Maloja”, da parte della Italcogim Reti S.p.A., l’Anas comunica che si rende necessario prorogare sino al prossimo 3 dicembre il senso unico alternato, regolamentato da impianto semaforico e/o personale addetto, già in vigore in tratti saltuari tra le chilometriche suddette, nel territorio comunale di Villa di Chiavenna (SO).

Al fine di ridurre i disagi alla circolazione stradale, i cantieri saranno rimossi alle 17.00 di ogni venerdì e reinstallati alle ore 8.00 del lunedì successivo. L’impresa esecutrice dei lavori per conto della Italcogim Reti S.p.A. si occuperà di indicare le limitazioni al traffico tramite segnaletica di cantiere e cartelli informativi.

L’Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l’informazione sulla viabilità e sul traffico è assicurata tramite il sito Anas www.stradeanas.it ed il numero telefonico unico “Pronto Anas” 841-148.

CHIUSURA DELLA SS36 NEL TERRITORIO COMUNALE DI COLICO

30 ottobre 2010 - L'Anas comunica che, per lavori di realizzazione della variante di Morbegno (ss38), ci sarà la chiusura della ss36 nel territorio comunale di Colico e deviazione del traffico lungo viabilità locale.

L’Anas comunica che, nell’ambito dei lavori di realizzazione della strada statale 38 (Variante di Morbegno), dallo svincolo di Fuentes allo svincolo di Cosio, occorre procedere ai lavori di costruzione dello svincolo di Fuentes.

Per eseguire l’attività si rende necessaria la chiusura al transito della strada statale 36 “del Lago e dello Spluga”, dal km 91,120 al km 91,830 (nel territorio comunale di Colico), a partire dalle ore 10.00 di mercoledì 3 novembre 2010 sino a fine lavori.

Per effetto della chiusura saranno interdetti alla circolazione veicolare anche il ramo di svincolo che dalla statale 36 (in carreggiata sud) si innesta sulla strada provinciale 72, in direzione Sondrio, ed il ramo di svincolo che dalla provinciale 72 (provenienza Colico) si innesta sulla statale 36 in direzione Chiavenna (carreggiata nord).

La limitazione alla circolazione veicolare è stata ampiamente concordata con le Prefetture di Sondrio, di Lecco e di Como, con gli Enti Locali e con la Polizia Stradale di Sondrio durante una riunione tenutasi lo scorso 23 settembre presso la Prefettura di Sondrio; contestualmente sono stati analizzati tutti i percorsi alternativi possibili per la deviazione del traffico
veicolare scegliendo, di comune accordo, di indirizzarlo lungo la viabilità locale.

Tali percorsi alternativi sono stati verificati anche il 27 settembre mediante un sopralluogo congiunto alla presenza di tecnici dell’Anas, della Polizia Stradale di Sondrio e dell’A.T.I. esecutrice dei lavori. La viabilità locale alternativa sarà indicata in loco dall’A.T.I. esecutrice dei lavori mediante segnaletica di cantiere e cartelli informativi.

L’Anas raccomanda prudenza nella guida, soprattutto in prossimità di cantieri e ricorda che l’informazione sulla viabilità e sul traffico è assicurata tramite il sito Anas www.stradeanas.it ed il numero telefonico unico “Pronto Anas” 841-148.

UOMO AI DOMICILIARI COLPITO DA ORDINE DI CARCERAZIONE

30 ottobre 2010 - Un uomo di 46 anni è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Sondrio.

Ieri pomeriggio, verso le ore 19.00, i Carabinieri di Ponte in Valtellina hanno arrestato P.R., nato e residente a Sondrio. L'uomo, nato nel capoluogo e classe 1964, era disoccupato e già agli arresti domiciliari, a Chiuro, per reati in materia di stupefacenti.

Su ordine della Procura della Repubblica presso il tribunale di Sondrio, P.R. è stato colpito da un ordine di carcerazione, probabilmente per reati simili a quelli commessi precedentemente. L'uomo dovrà scontare una pena residua di 1 anno, 8 mesi e 7 giorni.

CHIUSURA DEL PASSO DELLO STELVIO

30 ottobre 2010 - L'Anaa comunica la chiusura, dal 5 novembre, del passo dello Stelvio per la stagione invernale.

L’Anas comunica che, in considerazione della incombente stagione invernale e delle connesse precipitazioni nevose che impediscono la transitabilità del passo dello Stelvio lungo l’omonima strada statale 38, si rende necessaria la chiusura al transito della statale nel tratto compreso tra il km 106,500 ed il km 124,304 (da Bormio - Località Bagni Vecchi – sino al Passo Stelvio).

Per la stessa motivazione, si rende, inoltre, necessaria la chiusura al transito dell’intera strada statale 38 dir/B, dal km 0,000 al km 0,200 fino al Confine di Stato versante lombardo, a partire dalle ore 17.00 del 5 novembre 2010.

L’Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l’informazione sulla viabilità e sul traffico è assicurata tramite il sito Anas www.stradeanas.it ed il numero telefonico unico “Pronto Anas” 841-148.

GRUPPO MAGANETTI TIRANO ANCORA A 0 PUNTI

30 ottobre 2010 - Un'altra sconfitta per la prima squadra tiranese di basket che ieri sera ha affrontato in casa l'U.S. Alebbio Como. Risultato finale: 53 a 76.

Una netta sconfitta: è il verdetto che uscito ieri sera dal Palazzetto di Tirano dove si è giocata la sesta partita di andata della Serie D (Girone B). Gli avversari erano l'U.S. Alebbio Como, avversario non certo irresistibile che si trovava in quart'ultima posizione.

"I ragazzi erano entrati in campo con la voglia di fare bene." - ha commentato il tecnico Vesnaver - E infatti il primo quarto, nonostante qualche sbavatura si è giocato alla pari concludendosi sul punteggio di 16 a 16. Qualche errore di troppo è arrivato nel secondo quarto dove la squadra abduana è riuscita a segnare solo 7 punti: "Abbiamo preso un contraccolpo psicologico nella metà del tempo quando ci hanno infilato 3 triple di fila, - ha continuato Vesnaver - lì c'è stato un lento declino che ci ha portato a una brutta sconfitta". Il Terzo quarto si è concluso 40 a 63.

"E' un vero peccato, - ha dichiarato il coach - speravamo di fare meglio. Per qualche strano motivo in casa giochiamo peggio che in trasferta; la strada da seguire è la crescita dei giovani, sono loro che devono fare la differenza". Tra i migliori del Gruppo Maganetti Tirano ci sono Della Vedova e Marchesi con 12 punti e Pennati con 9.

Si sta ancora sperando nel rientro di Bacchini che già da ieri sera avrebbe potuto giocare, ma l'influenza lo ha bloccato. Non è sicuramente al 100%, ma il suo contributo potrebbe aiutare la squadra a fare un passo in più.

Questo risultato, la sesta sconfitta consecutiva in sei partite, ci fa comprendere lo sforzo che coach e giocatori dovranno affrontare quest'anno per compiere quella che sembra una "missione impossibile": restare in serie D. Il Gruppo Maganetti Tirano è ultima in classifica ed è l'unica squadra rimasta a 0 punti.

UN GIOIELLO DI TIRANO: LA MULATTIERA LI CADÉNI-CANÀI

(PRIMA PARTE) La mulattiera, o “ bruzèra “ che dire si voglia, era il percorso preferenziale fino a pochi anni fa per salire e scendere da “ munt “ con bestie e materiali... (Di Ezio Maifrè)

I mezzi di locomozione e di trasporto dei nostri avi per “‘ndà a munt“ generalmente erano due: la “motopedùzzi“ ovvero le proprie gambe e il supporto paziente degli animali, quali muli, cavalli e asini.
Le “piazzole di servizio” erano piccole osterie dove il viandante o il “ viciürìn “, sopraffatto dall’arsura, poteva bere una caraffa di vino rosso o una gazzosa. La sosta a volte era anche suggerita dalla presenza di crocefissi dove viandante e Signore potevano guardarsi e consolarsi a vicenda.

E sì, perché le mulattiere, allora, erano teatro di suoni, di grida, anche di imprecazioni e bastonate alla bestia da soma che non ubbidiva ai comandi, ma non mancavano i canti alpini o le silenziose preghiere verso quei “ distributori” di forza fisica e spirituale che erano i crocefissi.
Ora sembra un po’ meno. I Crocefissi si ergono solitari e laddove prima c’era un fiore ai piedi del Signore inchiodato, molte volte ora c’è un fiore appassito. A me pare che il Signore guardi sconsolato e un poco di traverso i viandanti che tirano dritto senza un cenno di saluto e di reverenza. Nemmeno i sassi della “ bruzéra “ non sono più lisciati dai legni dei “ priài “ o dai colpi dei cerchi in ferro dei “ bròz” o dalle “ bròche “ degli scarponi. Ora i sassi sono sotto il fogliame e il muschio dilaga anche sui muri in calcestruzzo che li rosicchia come i topi con il formaggio. Brutta idea quella d’aver costruito muri in calcestruzzo al posto d’usare i sassi come facevano i nostri avi. Guardateli bene quei muri; il muschio se li sta mangiando a brandelli, mentre nulla può contro il sasso.

Chi vuol bene alla montagna non può fare a meno di sentire il lamento della “ bruzèra” Li Cadéni- Canali. Si lamenta perché la sua strada “ maestra” si è chiusa ed è divenuta quasi una galleria. La” bruzèra” è sotto un ombrello di fitta vegetazione a somiglianza d’un tunnel e si fa scura anche quando c’è il sole.
Povera e infelice “ bruzéra “, sembra invocare aiuto anche quando l’acqua non deviata a tratti nel bosco scava e divelte con la sua forza le pietre faticosamente posate dai nostri avi.

Ma per capire la” bruzera” occorre conoscerla e percorrerla. Andiamo dunque! Nella montagna, divenuta ormai foresta, sul lato sinistro orografico di Tirano, abbandonato il Castelàsc, ha il suo dolce inizio là dove v’è una graziosa santella che ricorda l’Apparizione della Beata Vergine di Tirano; penso che la santella sia stata costruita in quel punto per aiutare moralmente il viandante nella faticosa ascesa verso Trivigno. La “ bruzera “ , nel suo percorso, tocca luoghi mitici per la città di Tirano. Appena sotto le selve di castagno si trova la località “ ‘li cadéni “ .

Quel luogo per moltissimi anni fu teatro di stréss e di pericoli. I nostri vecchi arrivavano da “ munt “ con le “priàle” di fieno o carichi di legname trascinato con “ il bròz” . Lì , “ a li cadéni “ con il mulo o il cavallo stremato dalla fatica e irrequieto dovevano inserire il “ redée “ sotto i “ priài “ attaccandolo al “bròz” con la catena poiché il trascinare quel carico su selciato delle strade di Tirano era impossibile e non permesso.Appena passato le selve di castagno si giunge “ àli piani” luogo dove un tempo si cavava del marmo bianco e i muli avevano la bava alla bocca per lo sforzo nel trascinare la “ priàla “ . Distante pochi minuti di mulo ecco apparire la
“ràta“ della Prima Croce.

Ezio Maifrè

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